Maria de Villota ha parlato con i parenti che sono accorsi al suo capezzale nell'
Addenbrookes Hospital di Cambridge. La notizia, che è stata riportata dal giornalista spagnolo
Cristobal Rosaleny, contribuisce a dare un po' di speranza al fatto che la tester della
Marussia possa riprendersi dopo il terribile crash di questa mattina a
Duxford in Gran Bretagna.
Maria de Villota, figlia dell'ex pilota di F.1 Emilio, era al debutto sulla Marussia F1 per un test aerodinamico: doveva provare alcune nuove soluzioni in vista del Gp di Gran Bretagna in programma nel weekend a Silverstone.
Maria, invece, si è schiantata inspiegabilmente contro la sponda del bilico usato dalla squadra, mentre rientrava dopo la prima accelerazione sulla pista aeroportuale dell'Imperial War Museum.
Secondo i testimoni oculari la
Marussia MR-01 della tester spagnola è scattata in avanti all'improvviso, mentre procedeva a bassa velocità per tornare dai meccanici per i controlli che normalmente si fanno dopo un out-in. L'accelerazione è stata imprevista e l'impatto è stato devastante anche se è avvenuto a bassa velocità: c'è chi ha parlato di un problema elettronico causato forse dall'imperizia nell'uso delle varie procedure.
I soccorsi che sono scattati protamente hanno impiegato quasi un'ora ad estrarre la spagnola dall'abitacolo: per un quarto d'ora la donna non aveva dato alcun segno di vita.
Maria ora è ricoverata all'Addenbrookes Hospital di Cambridge, dove i medici sono riusciti a stabilizzarne le condizioni: chi ha avuto l'opportunità di vederla, ha raccontato che ha diverse ferite al volto, ma per fortuna ha una fibra molto forte, perché i primi bollettini parlavano per Maria del rischio di vita.
La de Villota è stata nominata come tester della Marussia, ma non ha la superlicenza per correre in F.1. Aveva già guidato l'anno scorso una Lotus-Renault al Paul Ricard, ma si era limitata ad una esibizione in occasione dell'appuntamento della World Series Renault.
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