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Marcus Ericsson vuole una Sauber subito da top 10

L’ultima volta che il driver svedese è entrato in zona punti era il GP d’Italia del 2015, ma sostenuto dalla nuova partnership della scuderia elvetica con Ferrari ed Alfa Romeo si è detto convinto di poter spezzare il digiuno.

The steering wheel detail of Marcus Ericsson, Sauber C36

The steering wheel detail of Marcus Ericsson, Sauber C36

Sutton Motorsport Images

Marcus Ericsson, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber
Marcus Ericsson, Sauber
Marcus Ericsson, Sauber

Messo in difficoltà lo scorso anno da un Wehrlein decisamente più forma sia in qualifica, sia in gara, tanto da essersi inserito nel gruppo dei migliori in ben due occasioni, ossia in Spagna e in Azerbaijan, malgrado una vettura non all’altezza, Marcus Ericsson si è dichiarato pronto al riscatto in una stagione che lo vedrà confrontarsi con il campione di Formula 2, Charles Leclerc. 

 

“Ho la sensazione di poter ancora evolvere come pilota e diventare più bravo”, ha affermato a Motorsport.com. “Il mio primo anno con Kamui Kobayashi nel 2014 era stato duro perché lui aveva tanta esperienza ed era di eccellente livello, allo stesso modo Pascal ha mostrato di essere un super talento ed è stato positivo per me averlo come compagno di squadra". 

E ancora: "Essendo di scuola Mercedes aveva attorno a sé grande fermento, dunque averlo come riferimento è stato perfetto. Se guardiamo alle statistiche del 2017 noi due siamo stati i team-mate più vicini dello schieramento e questo la dice lunga. Ovvio, è deludente non aver raccolto neppure un punticino, che poi è ciò che conta, ma posso dire di aver fatto buone gare”. 

Interrogato in seguito sui motivi per cui Force India, Williams e Renault hanno rifiutato di ingaggiarlo per il 2018, il 27enne ha controbattuto: “Quando si corre per un’équipe da fondo griglia, è complicato impressionare la gente e fare vedere di che cosa si è capaci. Fare un ottimo week end può significare solo qualificarsi davanti al proprio collega di box. Inoltre, se guardiamo ad esempio a metà campionato, come prestazioni eravamo davvero lontani da tutti”. 

 

“Soltanto con una monoposto da top 10 potrò farmi valere. È da tempo che lavoro per questo ed è ciò che mi serve per la tappa successiva”, ha concluso Marcus Ericsson, ad oggi in lizza con Heikki Kovalainen (62) per il maggior numero di Gran Premi senza bottino.

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