Marchionne: "Possibile un campionato alternativo alla F.1"
Il presidente della Ferrari ha ribadito che il Cavallino potrebbe anche lasciare la F.1 se verrà snaturata troppo. Sarebbe già pronto un piano B e a chi parla di bluff Marchionne risponde: "Stanno scherzando con il fuoco".
Foto di: Sutton Motorsport Images
C’è un futuro prossimo, ovvero il Mondiale 2018 che ormai è dietro l’angolo, ed un contesto più lontano, quel 2021 in cui la Formula 1 ripartirà da un foglio bianco dopo la scadenza (a fine 2020) del Patto delle Concordia attualmente in vigore. Un termine su cui i confronti sono già iniziati da tempo, confermando una Ferrari poco disposta a cedere sul campo delle trattative posizioni conquistate nel tempo. A Maranello hanno subito messo sul tavolo le carte: se la Formula 1 del futuro vedrà snaturate le sue linee guida sul fronte tecnico ed economico, il Cavallino è pronto a lasciare.
"La nostra voce oggi è ascoltata e riconosciuta – ha confermato il Presidente Marchionne - ed è dal 2015 che questa situazione è cambiata. Ora tutti sanno che se minacciamo di prendere una decisione, siamo pronti a prenderla sul serio. C’è che dice che stiamo bluffando sul regolamento 2020/2021? Stanno scherzando con il fuoco".
La domanda che sorge spontanea è però fin troppo ovvia: cosa mai potrebbe fare la Ferrari qualora decidesse di lasciare la Formula 1? Eventualità oggi remota, ma nell’ottica di una trattativa serrata, nulla deve essere lasciato al caso, compreso un piano ‘B’.
"Esiste la possibilità di creare un campionato alternativo alla Formula 1 dal 2020/21 – ha tuonato Marchionne - non è da ignorare questa possibilità. Io però non vorrei arrivarci, vorrei proseguire in una struttura già collaudata, ma dobbiamo trovare compromessi in grado di non snaturare quella che è stata per decenni la Formula 1, senza togliere alla Ferrari la possibilità di mostrare il suo DNA sui campi di gara. Se viene a mancare questo presupposto, allora la Ferrari è pronta ad andarsene, e vedremo se sarà capace di trascinare con se altre realtà dal punto di vista economico. Io credo che sia capace di farlo, ma preferirei non arrivare a questo punto".
"Uno dei grandissimi vantaggi attuali - ha chiarito il Presidente - è che il Patto della Concordia è molto diverso da quello precedente, e garantisce una maggiore libertà contrattuale, anche nell'ambito dell’accordo in essere con Liberty Media. Il penultimo contratto bloccava le squadre, impedendogli di prendere in considerazione delle alternative al Circus. Adesso possiamo analizzare la possibilità di creare qualcosa di simile alla Formula 1 in termini di spettacolo, ci è permesso farlo".
"La cosa importante per noi è lasciarci tutte le opzioni possibili sul tavolo e lo dico sottolineando che ho un rapporto molto buono con Chase Carey (il responsabile di Liberty Media), un dialogo molto aperto. Quello che sto cercando di evitare è di fomentare questa discussione tramite la stampa. Ad esempio Ross Brawn che va alla BBC e dice che le donne devono sparire dalle griglie di partenza, nonché come devono essere i motori ed i telai. Poi se chiediamo spiegazioni ci viene detto che è una sua opinione personale. Preferisco sedermi ad un tavolo e discuterne, perché coinvolgere i media in questo dibattito non aiuta".
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