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Marchionne: "Nel 2018 non rivedremo più il Vettel 'meridionale'"

Il presidente della Ferrari ha ribadito che in questa stagione il pilota tedesco ha lasciato trasparire in un paio di occasioni un carattere "meridionale", tuttavia si è detto convinto che abbia imparato dai suoi errori.

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H

Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sergio Marchionne, CEO FIAT
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sergio Marchionne, CEO FIAT
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari nella conferenza stampa
Sergio Marchionne, CEO FIAT

Nel tradizionale incontro pre-natalizio con i media, il presidente Sergio Marchionne ha analizzato pro e contro di un 2017 comunque positivo ma con dei picchi di performance che a Maranello sono stati analizzati nel dettaglio. Tra questi c’è il Gran Premio di Azerbaijan (con la ormai famosa ruotata rifilata da Vettel ad Hamilton) ed in generale i momenti caldi di "Seb", che nel Mondiale appena concluso sono stati più di uno.

"Non so se sia questione di fragilità o di carattere – ha spiegato Marchionne - non leggo fragilità in quelle espressioni di rabbia. L’ho detto anche in pista, Vettel ha una parte di se che mi ricorda qualcosa di 'meridionale'. Lo ha dimostrato un paio di volte quest'anno, ma credo che abbia imparato dai suoi errori, perché è un ragazzo che studia molto, anche se stesso. Credo che nel 2018 la parte 'meridionale' di Vettel non la rivedremo più, perché ha capito, anche se a dire il vero le occasioni per arrabbiarsi non è che gli siano mancate. Io continuo a dire che abbiamo l'obbligo di fornire ai nostri piloti una vettura che gli permetta di lottare con gli avversari di vertice: nel 2016 non ci siamo riusciti, ma nel 2017 credo che la Ferrari abbia fornito una gran macchina. Da quel momento in poi la responsabilità è sua, e Vettel lo sa".

"Ho vissuto solo l'ultima parte della carriera di Schumacher in Ferrari - ha concluso Marchionne - quando sono arrivato in FIAT. E da quello che ricordo il suo carattere non era poi così diverso da quello di Vettel. Aveva una parte ‘meridionale’ anche Michael, ma io mai lo avrei cambiato. Lo avrei tenuto stretto per quello che era. Poi quando succede…succede. E nel caso di Vettel è la stessa cosa".

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