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Mansell: "Williams? Due piloti poco esperti non saranno un problema"

Secondo Nigel Mansell, la Williams potrà ottenere dei buoni risultati nel 2018, perché ritiene che l'inesperienza dei piloti non è più uno svantaggio pesante come una volta.

Lance Stroll, Williams

Lance Stroll, Williams

Zak Mauger / Motorsport Images

Sergey Sirotkin, Williams eats
Sergey Sirotkin, Williams FW40
Sergey Sirotkin, Williams FW40
Lance Stroll, Williams FW40
Lance Stroll e Sergey Sirotkin, Williams

La Williams ha annunciato che Sergey Sirotkin sarà il compagno di squadra di Lance Stroll in questa stagione, formando una coppia di piloti che sommano un'età di 41 anni, appena 3 in più rispetto al ferrarista Kimi Raikkonen.

Il team di Grove ha ingaggiato anche Robert Kubica, ma come pilota di riverva, con l'obiettivo di utilizzare la sua esperienza per fornire supporto ai titolari con lo sviluppo della monoposto.

Mansell però ritiene che, rispetto al passato, le Formula 1 sono più facili da guidare e quindi è meno problematico avere due piloti con poca esperienza.

"Negli anni passati, senza ausili informatici, sarei stato preoccupato ad avere due piloti giovani nel team" ha detto Mansell a Motorsport.com, dopo essere stato ospite degli Autosport International dello scorso fine settimana.

"Ora però non è un problema, perché ci sono tanti tecnici a supporto e tante informazioni".

"Spero che la macchina sia buona e che ci saranno alcune gare in cui potranno brillare. Spero che non perdano posizioni in griglia".

Kubica condurrà numerosi test al simulatore, inoltre scenderà in pista nel corso dei test pre-campionato e in alcune sessioni di prove libere del venerdì.

Mansell si è detto convinto che Sirotkin e Stroll possano imparare molto lavorando a stretto contatto con il polacco, che veniva indicato come un futuro campione del mondo, prima che in un incidente su una vettura da rally imponesse un brusco stop alla sua carriera.

"Dipende anche dall'abitudine che un pilota ha a vincere ed a lottare ad alto livello" ha detto Mansell.

"La competizione ad alto livello è una cosa, vincere ad alto livello però è un'altra".

"E' sempre stato interessante avere dei compagni di squadra campioni del mondo e lavorare a stretto contatto con loro, perché puoi imparare davvero tanto e molto rapidamente".

"Hai sempre più informazioni ed è sempre interessante sentire anche la prospettiva di un altro pilota".

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