Giappone maledetto per la Ferrari: quanti titoli persi lì
Con il Gran Premio del Giappone alle porte la memoria non può che andare ai tanti titoli cestinati dalla Ferrari negli anni proprio tra le curve nipponiche da Lauda a Schumacher, passando per Prost e Irvine.
Broken down car of Michael Schumacher, Ferrari 248F1
Steven Tee / Motorsport Images
Quando si parla del Gran Premio del Giappone la mente, per le generazioni più recenti, viaggia veloce al ricordo di quell'otto ottobre 2000, quando Michael Schumacher riportò il titolo piloti a Maranello 21 anni dopo Jody Scheckter.
Le curve nipponiche però (sia quelle del Fuji che quelle di Suzuka), non hanno mai molto sorriso alla Ferrari in verità. La Rossa, infatti, qui ha visto sfumare più di un titolo iridato.
Il primo brutto ricordo per i tifosi ferraristi legato al Gran Premio del Giappone riguarda proprio la sua prima edizione, svoltasi nel 1976 al Fuji, sotto una pioggia torrenziale. Niki Lauda, miracolosamente ritornato alle gare dopo il terribile incidente del Nürburgring ha praticamente il Mondiale tra le mani, ma quel giorno, qualcosa va storto.
I colleghi dell'austriaco giocano con lui, gli fanno credere che non correranno con quelle condizioni impervie, ma alla fine si presentano tutti sulla linea di partenza. Al secondo giro Lauda si arrende alle sue paure, troppo fresco il ricordo dell'incidente tedesco, e rientra ai box alzando bandiera bianca. Forghieri gli suggerisce di dare la colpa alla macchina, ma Niki è fermo su una sola posizione: è colpa sua, si è ritirato lui e così verrà detto anche alla stampa. James Hunt taglia il traguardo in terza posizione, è quanto gli basta per laurearsi campione, con un solo punto di vantaggio sul pilota della Rossa.
Passano gli anni e la Ferrari saluta un altro Mondiale nel 1990 in Giappone, questa volta a Suzuka. Prost è al primo anno su una vettura di Maranello e lotta per il titolo con il suo acerrimo rivale Senna, che l'anno prima aveva perso la corona iridata proprio in terra nipponica a causa di una manovra poco ortodossa del francese, che lo aveva buttato fuori.
Alain Prost scatta benissimo dalla partenza e affianca Senna che incurante della sua presenza lo spinge fuori pista. Il francese rimedia uno zero che consegna il Mondiale tra le mani del brasiliano che così, a un anno di distanza, ottiene la sua vendetta.
Passo dopo passo arriviamo così all'Era Schumacher e al 1998. Il tedesco sogna di riportare il titolo piloti a Maranello, ma a Suzuka si ritrova con un ritardo di 4 punti da Hakkinen che è primo nel Mondiale piloti.
La partenza è concitata e si ripeterà per tre volte a causa di un problema alla vettura di Jarno Trulli, ma soprattutto per un errore di Schumacher che mette la prima e spegne il motore. Il ferrarista è costretto a partire dal fondo e mentre Hakkinen vola verso un facile successo, il tedesco risale sino alla terza piazza con una prestazione fantastica, ma sul più bello, al 31° giro, esplode la posteriore destra della sua Ferrari. Schumi è costretto al ritiro e il finlandese può quindi festeggiare il suo primo titolo Mondiale.
Passa appena un anno e la Ferrari si ritrova nuovamente a lottare per il titolo a Suzuka. Questa volta però a vestire i panni del primo pilota è Eddie Irvine, autore di una stagione eccezionale dopo l'incidente che aveva messo fuori gioco Schumacher a Silverstone.
Il pilota britannico ha un vantaggio di 4 punti su Hakkinen, ma in qualifica, in seguito ad un brutto incidente distrugge completamente la sua Ferrari. In gara Irvine non riesce a conquistare più di un terzo posto regalando così il titolo ad Hakkinen. A Maranello però arriva il consolatorio Mondiale costruttori che mancava dal 1983.
Se Suzuka sorride alla Ferrari nel 2000 e nel 2003, il Giappone ritorna a voltare le spalle a Maranello nel 2006. Schumacher grazie ad una grande rimonta nella seconda parte di stagione è riuscito a riportarsi col fiato sul collo di Fernando Alonso.
Sul circuito nipponico però, proprio mentre il tedesco sta per portare a casa la vittoria che gli consentirebbe di arrivare all'ultimo appuntamento del Mondiale in Brasile con 2 punti di vantaggio su Alonso accusa un problema al motore, il primo in Ferrari dopo 6 anni di impeccabile perfezione. Schumi parcheggia mestamente la sua vettura sul lato della pista lasciando all'asturiano vittoria e titolo iridato.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments