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Alfa Romeo Sauber: Leclerc attardato per un testacoda "molto strano"

Charles Leclerc ha descritto come molto strano il testacoda che ha compromesso il suo GP della Cina, perché ha spiegato che non se lo sarebbe aspettato.

Charles Leclerc, Sauber C37 Ferrari

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Charles Leclerc, Sauber C37 Ferrari
Charles Leclerc, Sauber C37 Ferrari, Marcus Ericsson, Sauber C37 Ferrari
Charles Leclerc, Sauber C37
Charles Leclerc, Sauber C37 Ferrari
Charles Leclerc, Sauber C37 Ferrari, Pierre Gasly, Toro Rosso STR13 Honda
Charles Leclerc, Sauber C37 Ferrari
Charles Leclerc, Sauber C37 e Sergio Perez, Force India VJM11
Charles Leclerc, Sauber C37

Il pilota dell'Alfa Romeo Sauber a Shanghai è riuscito per la prima volta a battere il compagno Marcus Ericsson in qualifica ed è stato davanti allo svedese per tutto il primo stint della gara.

Tuttavia, il monegasco si è poi reso protagonista di un testacoda alla curva 1, finendo anche nella ghiaia e danneggianto il fondo della sua monoposto. In questo modo ha compromesso il resto della corsa, concludendo solo 19esimo ed ultimo.

Inizialmente Leclerc pensava che fosse stata proprio la rottura del fondo ad innescare il suo testacoda, ma in realtà ha scoperto che ne è stata una conseguenza.

"E' stato molto strano, perché nei giri precedenti ero andato molto più forte in quella curva" ha detto Leclerc a Motorsport.com.

"In quel giro in realtà ero più lento ed ho perso il posteriore in maniera imprevedibile" ha aggiunto Leclerc. "Voglio dire che non me lo sarei aspettato e dopo non sono più riuscito ad essere competitivo nelle curve ad alta velocità".

"Il posteriore è diventato molto scivoloso ed era molto difficile guidare in generale. La curva 1, ma anche le 7,8 e 13 sono diventate molto difficili da gestire".

Il campione in carica della Formula 2 ha avuto un inizio molto difficile per questa sua prima stagione in Formula 1 e la settimana scorsa ha ammesso che tutto è stato reso ancora più complicato dall'ottimo stato di forma del compagno Ericsson.

"Ovviamente avrei preferito un risultato migliore, ma d'altra parte non abbiamo perso molto" ha detto, sottolineando che questa volta la squadra non era in lotta per la zona punti. "Il risultato finale non è quello che volevamo, ma ci sono molti aspetti positivi".

"Penso che abbiamo imparato molte cose e dovremmo cercare di essere più forti a Baku".

Ericsson ha faticato molto in qualifica ed all'inizio della gara, ma è stato più competitivo dopo il passaggio sulle gomme medie, risalendo fino alla 16esima posizione.

Lo svedese pensa che fosse possibile fare qualcosa in più se non fosse stato bloccato dietro alla Safety Car come gli altri doppiati.

"Abbiamo bisogno di capire perché stavamo faticando così tanto con il bilanciamento nel primo stint, perché nel secondo ero davvero competitivo" ha detto Ericsson a Motorsport.com.

"Abbiamo avuto due fasi completamente diverse della gara: è bello però finire in crescendo, perché questo dimostra che il potenziale c'è".

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