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Leclerc si gode la "prima" da ferrarista: "Che giornata emozionante, è un sogno diventato realtà!"

Il pilota monegasco si è regalato un debutto da sogno da pilota titolare del Cavallino, facendo segnare il miglior tempo nella seconda giornata de test di Abu Dhabi dedicati allo sviluppo delle gomme Pirelli.

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Jerry Andre / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF71H
Charles Leclerc, Ferrari SF71H
Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF71H
Charles Leclerc, Ferrari SF71H
Charles Leclerc, Ferrari SF71H
Charles Leclerc, Ferrari SF71H
Charles Leclerc, Ferrari SF71H
Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF71H
Charles Leclerc, Ferrari SF71H
Charles Leclerc, Ferrari SF71H

È vero, parliamo di una giornata di test, dove ogni team ha un suo programma di lavoro. C’è chi ha simulato il giro veloce, chi ha coperto centinaia di chilometri in long-run con il pieno di benzina, eccetera, eccetera. Tutto vero. Però non può non colpire vedere il rookie (da pilota titolare Ferrari) Charles Leclerc in vetta alla classifica dei tempi.

Una leadership che il monegasco ha fatto sua già nelle prime battute della giornata, per poi limare il tempo in altre due occasioni. Zero errori, zero sbavature, 135 giri all’attivo e un secondo e mezzo rifilato al più vicino degli inseguitori, Pierre Gasly sulla Red Bull. 

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Ripetiamo: è una giornata di test, ma Leclerc l’ha usata per presentarsi alla grande, con un tempo anche migliore di quello di Vettel (0”362 a favore del monegasco). Qualcosa vuol comunque dire, perché il piglio è stato quello giusto, la performance anche. 

Charles ha iniziato la giornata con simulazioni di qualifica, partendo da un 1’37”389 (con ultrasoft 2018) abbassato poi per ben cinque volte in altrettanti run, terminati con la hypersoft 2019, mescola con cui ha ottenuto il miglior tempo. Nel pomeriggio il programma di lavoro ha previsto solo simulazioni di gara, con una distanza complessiva superiore ad un Gran Premio. Poi, terminato il lavoro, si è concesso ai giornalisti perla prima volta da pilota titolare Ferrari.

Quando stamane sei uscito dai box hai provato un’emozione particolare?
“Eh, si. È un momento che aspettavo da tanto tempo, e davvero non pensavo che un giorno questo sogno sarebbe diventato realtà. Sono contentissimo di tutto, di aver vissuto questa emozione ma anche del lavoro completato con la squadra. Una giornata emozionante!”. 

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L’obiettivo di giornata era il confronto tra le gomme 2018 e 2019, ma sei riuscito comunque a spingere al limite la monoposto?
“Ogni volta che salgo su una macchina provo sempre a trovare il limite, e provo a farlo nel minor tempo possibile. Ma lo scopo del test era la comparazione delle mescole, e credo che abbiano fatto un buon lavoro, quindi siamo contenti”.

Ci sono stati altri obiettivi che ti eri posto per questa giornata?
“Conoscere la squadra. Ovviamente molti volti mi erano già noti, ma è stata la prima volta che sono entrato nel box da pilota titolare, ed è sempre un po' speciale. Poi credo sia molto importante iniziare a familiarizzare con il metodo di lavoro, perché ogni squadra ha sempre un suo approccio, e sotto questo aspetto è importante entrare subito in sintonia in vista del prossimo anno”.

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Un pilota che inizia una nuova avventura, come sta accadendo a te, ha sempre voglia di presentarsi al meglio cercando di stupire il team?
“Credo che sia naturale per un pilota provare a fare del suo meglio, in qualsiasi condizione. Ma non ho dimenticato che oggi eravamo qui per provare degli pneumatici”.

Hai avuto modo di verificare se il tuo stile di guida si avvicina a quello di Sebastian?
“No, abbiamo girato in due giornate differenti. Impossibile”.

Nelle precedenti prove, come accade un po' a tutti i tester, è facile immaginare che volessi dimostrare di meritare una chance. Ora che hai la certezza di essere al via nel prossimo campionato, hai finalmente girato senza l’assillo di dover dimostrare qualcosa? Eri più tranquillo?
“In effetti è stato speciale andare in macchina sapendo che il prossimo anno sarò qui, in questo box. Ma quando poi entri in pista, vuoi sempre dimostrare qualcosa, e da questo punto di vista non è cambiato nulla”. 

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Ieri hai assistito al test di Sebastian. Hai avuto modo di parlare con lui?
“Ci conosciamo abbastanza bene perché come pilota della Ferrari Driver Academy ho lavorato molto al simulatore, ed in diverse occasioni ci siamo incontrati. Ieri abbiamo parlato un po', non molto, ma è stato interessante sentire le sue impressioni e vederlo guidare”.

Su cosa ti concentrerai nei mesi che ti separano dalla tua prima gara in rosso a Melbourne?
“È importante dedicare le proprie energie ai punti deboli, e nel mio caso sarà importante anche imparare dalla squadra e dal mio compagno. Ho tante cose ancora da scoprire”. 

 

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