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Leclerc sbaglia e si sfoga via radio: "Sono un co.....e!"

Leclerc perde il secondo posto e il podio al GP di Turchia per un errore all'ultimo giro, poi si sfoga via radio. Parole, le sue, dirette al suo errore, che fanno capire quanto questi piloti siano sportivi di alto livello, ma pur sempre umani.

Charles Leclerc, Ferrari SF1000

Charles Coates / Motorsport Images

Ormai i piloti di F1, almeno quelli della fascia più alta, sono considerati spesso come super uomini, esenti da errori, senza paura, senza emozioni. Solo "oggetti" necessari a far funzionare le odierne monoposto di F1 dalla tecnologia avanzatissima e dall'aerodinamica esasperata. Niente di più sbagliato. Ieri, in Turchia, Max Verstappen e, soprattutto, Charles Leclerc, hanno ricordato a tutti il lato umano di ragazzi giovanissimi che, dal punto di vista sportivo, hanno compiti e pressione non comuni.

Il secondo posto sembrava quasi una formalità per Charles Leclerc, autore di una bella gara che lo aveva clamorosamente portato sul podio dopo una grande rimonta a suon di giri veloci con l'asfalto sempre meno bagnato ogni giro che passava. Invece, alla Curva 9, nell'ultimo giro del Gran Premio di Turchia, il ferrarista ha commesso un errore in frenata, finendo largo.

Questo ha aperto inaspettatamente le porte a Sergio Perez e a Sebastian Vettel, i quali non hanno dovuto fare altro che seguire la traiettoria ideale per superare Charles e finire la gara rispettivamente al secondo e terzo posto. Leclerc, ripresa la via della pista, ha chiuso la gara quarto, fuori dal podio, con un sapore amaro in bocca e la consapevolezza di aver buttato un secondo posto meritato e un risultato che per la Ferrari, in questa stagione, avrebbe avuto un grande significato.

Ecco perché, una volta tagliato il traguardo e fatta qualche curva del giro di rientro, è esplosa la sua furia via radio. Ai complimenti recapitati dal muretto box per la bella gara, Charles ha risposto con frustrazione.

"Ho fatto un lavoro di merda. Ho fatto un lavoro di merda. Ho fatto un fottuto lavoro di merda, ecco cosa ho fatto", ha detto a tono di voce alto il 23enne della Ferrari. Sebbene il team abbia cercato di calmarlo, compreso lo stesso Mattia Binotto, che in Turchia non c'era: "Stai tranquillo Charles, ha fatto un buon risultato, stai tranquillo, va bene così".

"Sono un coglione, sono un coglione, un coglione. Non va bene così, sono un coglione", ha ripetuto Leclerc. A quel punto il muretto Ferrari è intervenuto di nuovo per terminare il messaggio radio e ricordargli di rallentare nel giro di rientro.

"Sono davvero dispiaciuto, sono un fottuto stupido, sono un fottuto stupido. Anche peggio di quanto fatto a Baku, sono un fottuto stupido!", ha continuato Leclerc. A quel punto è intervenuto nuovamente Binotto: "Basta Charles, basta. Riporta la macchina ai box".

Dopo un attimo di silenzio, Leclerc ha risposto a Binotto in italiano: "Sì sì, la macchina la porto al box. Sarei doppiamente coglione se mettessi a muro la macchina dopo la bandiera a scacchi!".

Charles, dopo lo sfogo, ha abbassato i toni, congratulandosi con Vettel per il podio: "Sono contento per Sebastian. E' stata una stagione difficile per lui e merita tanto questo podio".

Per la Ferrari questo errore è costato caro in termini di punti per la classifica Costruttori ma, in un anno così duro per il team e per i suoi piloti, può essere un insegnamento per Leclerc che, sebbene abbia dimostrato a più riprese di essere già un potenziale campione, è pur sempre un ragazzo di 23 anni alla terza stagione in F1.

Inoltre, ricorda come questi ragazzi, sebbene da fuori sembrino macchine perfette, siano in realtà giovani fuori dal comune che compiono imprese sportive, ma anche errori da 20enni quali sono. E in questo caso Leclerc ha ricordato a tutti il suo lato umano.

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