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Leclerc e Giovinazzi restano i più papabili al sedile Sauber

Il boss della scuderia svizzera Frédéric Vasseur ha confermato che l’annuncio dovrebbe arrivare a breve e che molto probabilmente la nuova formazione sarà composta dal pugliese e dal monegasco, entrambi junior della Ferrari.

Antonio Giovinazzi, Sauber C36

Foto di: LAT Images

Charles Leclerc, Sauber
Charles Leclerc, Sauber C36
Charles Leclerc, Sauber
Charles Leclerc, Sauber C36
Charles Leclerc, Sauber C36
Antonio Giovinazzi, Sauber C36
Antonio Giovinazzi, Sauber C36
Antonio Giovinazzi, Sauber C36
Antonio Giovinazzi, Sauber C36
Antonio Giovinazzi, Sauber

Malgrado diverse fonti diano la line-up Sauber ancora da definire il campione in carica della Formula 2, Charles Leclerc, e Antonio Giovinazzi sembrano essere i favoriti al volante elvetico avendo entrambi già provato per il team ed essendo legati al Cavallino che, nel contratto di fornitura di motore e cambio, nel 2018 ha imposto l’ingaggio di almeno uno dei suoi piloti.

Dunque qualora i due dovessero finire a Hinwil, anche per Marcus Ericsson sarebbe la fine. Un vero dilemma per alcuni degli investitori che, in parte, stanno aiutando lo svedese e in parte la squadra. 

“Tra non molto sveleremo i nomi, anche se non è l’assoluta priorità e abbiamo diverse cose sul tavolo di cui occuparci. La scadenza è una settimana prima dei test di Barcellona. Bisognerà prendere una decisione, tuttavia non abbiamo fretta e personalmente non sono preoccupato del mercato”, ha rivelato Frédéric Vasseur. 

 

“Stiamo discutendo con la Ferrari, ma l’approccio sarà progressivo, per cui prima assumeremo un pilota e in seguito si valuterà il secondo”.

Il manager francese ha quindi sottolineato come la partecipazione del gruppo proprietario nella carriera di Marcus Ericsson, pur se protagonista di una buona performance nel Gran Premio del Messico, non sarà sufficiente a garantire al 27enne scandinavo il rinnovo. 

“L’investimento fatto nel team è enorme, ma non si può associare lo sviluppo di un’azienda con il progetto di un pilota. L’atleta vuole risultati immediatamente o al massimo entro la stagione successiva. Un team ragiona sul lungo termine. Non è mai semplice trovare il giusto compromesso. Marcus rappresenta di certo un buon asset per noi. Ha esperienza e finora abbiamo collaborato bene. Ne parleremo con tutti, detto ciò non sarà una scelta finanziaria.”, ha aggiunto il 49enne manager prima di concludere. 

 

“Stiamo pianificando sulla distanza, però il budget non può essere determinante. Sarebbe un grave errore”.

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