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Leclerc: "Bello andare in pista con poca preparazione"

Il monegasco ha compiuto una piccola magia nell'ultimo tentativo ed è riuscito ad ottenere il quarto tempo con la sua Ferrari, mentre Sainz ha peggiorato il crono ottenuto nel Q2 e non riesce a spiegarsi il perché.

Charles Leclerc, Ferrari SF21

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Le aspettative della Ferrari per il weekend di Silverstone non erano affatto rosee. Su una pista per nulla adatta alle caratteristiche della modesta SF21, il team di Maranello era partito pronto a giocare in difesa ed invece, al termine di un insolito venerdì di qualifiche, il risultato ha sorriso al Cavallino.

Charles Leclerc, grazie ad una vera e propria magia, è riuscito ad artigliare il quarto tempo nei secondi conclusivi del turno, mentre Carlos Sainz, dopo aver preceduto il compagno di squadra in Q2 per 71 millesimi, non è riuscito a ritrovare lo stesso feeling con la sua monoposto ed ha chiuso con il nono riferimento alle spalle di un George Russell ormai ospite fisso in Q3.

Sicuramente il risultato odierno è un passo avanti per la Ferrari, soprattutto considerando come erano andate le qualifiche in occasione dell’ultimo appuntamento austriaco, ma il lavoro nel team di Maranello non è ancora concluso.

La griglia di partenza della gara di domenica sarà determinata domani al termine della Sprint Qualifying da 100 Km.

Un format inedito, quello che si sta sperimentando a Silvestone, che ha fatto storcere il naso ai puristi ma non a Leclerc. Il monegasco, rinfrancato anche da un quarto tempo inatteso, ha ammesso di aver apprezzato questa weekend rivisitato.

“Mi è piaciuto questo format. Ho apprezzato il fatto di avere poca preparazione così i piloti hanno meno tempo per studiare i dati e devono essere subito pronti”.

“Adesso dobbiamo concentrarci sulla gara sprint di domani. Speriamo di fare bene”.

Chi ha dovuto masticare amaro ed accettare un risultato al di sotto delle aspettative è stato Carlos Sainz. Lo spagnolo sembrava aver trovato un assetto ideale sulla sua SF21 ed era riuscito a chiudere il Q2 con il crono di 1’26’’848.

Tutto lasciava presupporre che nel decisivo Q3 Sainz si sarebbe ripetuto, ed invece per il figlio d’arte è arrivata la doccia fredda. Carlos ha ottenuto come miglior riferimento il tempo di 1’27’’007 facendo addirittura peggio rispetto al Q2.

Cosa ha determinato questo passo indietro dello spagnolo? A precisa domanda, Sainz non è riuscito a dare una risposta.

“La qualifica sembrava stesse andando bene. In Q2 sono stato molto veloce, ma per qualche motivo che ancora non so sono stato più lento nel Q3”.

L’amarezza per Sainz è amplificata dalla consapevolezza di aver potuto scalare almeno tre posizioni rispetto a quella che domani lo costringerà a prendere il via della prima Sprint Qualifying della storia della F1 dalla quinta fila.

“Non ho trovato il feeling con la monoposto e non siamo riusciti a replicare il tempo del Q2 che mi avrebbe garantito di finire tra i primi sei. Adesso dobbiamo analizzare i dati e spingere al massimo per la Sprint Qualifying”.

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