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Leclerc: "Punteremo a fare bene nel tratto guidato"

Il pilota monegasco torna a Spa-Francorchamps con emozioni molto contrastanti: al sabato ha perso il caro amico Anthoine Hubert in un tragico incidente di F2 e la domenica ha vinto il suo primo GP di Formula 1 con la Ferrari. A distanza di un anno la Rossa non è competitiva e cercherà di difendersi come può su una pista da basso carico.

Charles Leclerc, Ferrari SF1000, ai box

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Dodici mesi fa, alla vigilia del Gran Premio del Belgio, Charles Leclerc era il “baby” su cui la Ferrari aveva scommesso, e che aveva iniziato a farsi vedere con prepotenza.

Nessuno poteva immaginare che nell’arco di ventiquattr’ore Leclerc avrebbe vissuto il lato peggiore e quello più gratificante che il motorsport può offrire, passando dalla perdita del grande amico Anthoine Hubert alla prima vittoria in un Gran Premio di Formula 1.

Due emozioni forti e contrastanti, che non potranno mai più rendere di routine l’arrivo sul circuito belga, come confermato oggi da Charles nel tradizionale incontro con i media.

Dodici mesi fa qui a Spa hai vinto partendo dalla pole position. Cosa ti aspetti quest’anno dal weekend che si appresta ad iniziare?
“Non dobbiamo aspettarci una performance simile al 2019. Sarà molto più difficile, lo sappiamo da inizio anno che questa stagione per noi è più complessa, e non è facile in queste condizioni ipotizzare a cosa potremo ambire. Ma adoro questa pista e spingerò al massimo, poi vedremo a cosa potremo puntare”.

La mancanza di potenza vi spingerà a puntare su un setup aggressivo togliendo più ala possibile? Ti sei fatto un’idea?
“Non credo che ci siano cose particolari da poter fare su questo tracciato perché di fatto è già una pista con un carico aerodinamico piuttosto basso, credo che alla fine le scelte saranno le stesse per tutti i team. Probabilmente soffriremo un po' nel primo e nel terzo settore, ma il secondo è comunque un tratto importante per quanto riguarda l’impatto sul tempo finale, quindi speriamo di poter recuperare in quella parte di pista”.

Dopo la gara di Barcellona si è appreso che dopo il problema tecnico che ti ha bloccato hai coperto gli ultimi giri senza le cinture di sicurezza. Ci puoi spiegare cosa è accaduto?
“Quando ho realizzato che c’era un problema al motore mi sono slacciato le cinture, semplicemente perché non pensavo che sarei stato in grado di tornare a girare. Invece poi sono riuscito a ripartire, ho completato un giro lento, soprattutto per sapere se il motore funzionava di nuovo correttamente, poi nella tornata successiva, quando ho iniziato a spingere, mi sono reso conto che una delle quattro fibbie non era allacciata. Così ho informato la squadra e mi sono fermato”.

Passiamo alla prossima stagione, quando Sainz sarà il tuo compagno di squadra. Com'è il rapporto tra voi? Stai già parlando con lui degli aspetti legati al prossimo Mondiale?
“Non siamo ancora entrati nei particolari riguardanti il prossimo anno, ma abbiamo sicuramente parlato da quando è uscita la notizia del suo arrivo in Ferrari, siamo buoni amici. Non conoscevo personalmente Carlos prima del mio arrivo in Formula 1, ed è subito diventato una delle persone con cui nel paddock ho parlato e parlo di più. È un ragazzo molto simpatico e non vedo l'ora di averlo come compagno di squadra, c’è sempre qualcosa da imparare quando arriva un nuovo compagno di box”.

Lo scorso anno per il weekend di Spa è stato decisamente un fine settimana con grandi emozioni, e su tutte il dolore per la scomparsa del tuo amico Anthoine Hubert. Quali sono i tuoi sentimenti tornando qui un anno dopo?
“L'anno scorso è stato molto difficile. Sabato sera dopo che tutti avevamo saputo della scomparsa di Anthoine è stato un momento davvero duro. La mattina dopo parlavo con Pierre (Gasly) e Estaban (Ocon), eravamo tutti amici di Anthoine, siamo cresciuti insieme, e Pierre mi ha detto ‘devi vincere per lui’, e sono riuscito a farlo. È stato molto, molto speciale, ma anche molto difficile allo stesso tempo, perché guidavo sulla stessa pista dove avevo appena perso un caro amico. Credo che sarà difficile anche iniziare a girare domani, non credo che a distanza di un anno sia cambiato qualcosa”.

Hai condiviso tante esperienze con Anthoine, sin dai primi passi in karting. Che ricordi hai con lui?
“Ho molti ricordi con Anthoine, alcuni momenti molto belli così come alcuni in cui abbiamo combattuto e non sempre è finita bene! Ma oggi ripensandoci sono tutti belli, probabilmente il primo ricordo che ho con Anthoine è stata la mia prima gara in assoluto nel campionato francese, dove c'eravamo io, Esteban (Ocon), Pierre e Anthoine. Ricordo che ero secondo fino all'ultima curva prima del traguardo, e lì mi sono preso con Esteban e credo abbia vinto Anthoine. Sono dei ricordi vivi, che credo resteranno tali per sempre, tutto il periodo in karting lo ricordo zeppo di giorni bellissimi, eravamo un gruppo di ragazzini che tra una manche e l’altra si divertiva giocando nel paddock, e in questi ricordi c’è sempre Anthoine”.

Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF1000 ai box
Charles Leclerc, Ferrari SF1000 ai box
Charles Leclerc, Ferrari SF1000 ai box
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, torna in garage
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, fa un testacoda
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, fa un testacoda
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, fa un testacoda
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000, si avvicina mentre Charles Leclerc, Ferrari SF1000, fa un testacoda
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari, e la sua ragazza Charlotte Sine arrivano in pista
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
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