"Lavori in corso" in casa Ferrari, ma intanto le Mercedes scappano
Gli uomini del Cavallino hanno fatto tante prove comparative con le novità portate in Francia, con le Mercedes che hanno fatto subito il vuoto alle loro spalle. Le sorprese di giornata sono Norris e la McLaren.
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Zak Mauger / Motorsport Images
Il box Ferrari nella prima giornata di attività in pista del Gran Premio di Francia è stato una sorta di cantiere. I ”lavori in corso” hanno riguardato prove comparative di fondi ed ali anteriori per valutare la bontà degli aggiornamenti portati in Francia, test i cui risultati saranno analizzati in serata attraverso i dati telemetrici e le impressioni dei piloti.
Mentre nel box del Cavallino i meccanici erano chiamati a smontare e rimontare pezzi per le prove back-to-back, a pochi metri di distanza Hamilton e Bottas hanno completato un venerdì ordinario, confermando risultati…ordinari, ovvero le due W10 davanti a tutti sia nelle simulazioni di qualifica che nei long-run.
Una superiorità netta, quella evidenziata dai mattatori del Mondiale 2019, con un 1-2 sia nelle sessioni FP1 che FP2. Bottas, leader di giornata, ha inflitto 0”649 a Charles Leclerc e 0”728 a Sebastian Vettel. Le simulazioni di gara hanno confermato il potenziale visto sul giro veloce, con Bottas e Hamilton unici a girare con costanza sul piede del 1’35, limite impossibile per la concorrenza ad eccezione di due soli giri completati da Max Verstappen.
Curiosamente il ritmo più veloce è arrivato con gomme medie, mentre le soft sono naufragate (in termini di performance) con i 54 gradi dell’asfalto del Paul Ricard. Solo Leclerc ha completato una simulazione di gara con gomme rosse, ma il ritmo di Charles è stato dai due ai quattro secondi più lento rispetto a quello di Bottas, in pista insieme al monegasco ma con le medie.
I primi riscontri del fine settimana francese hanno reso molto difficile immaginare un weekend senza le due Mercedes davanti, e solo qualche amante del rischio potrebbe azzardare un sabato imprevedibile puntando sul lavoro che la Ferrari farà in vista della giornata di domani.
Al momento Vettel e Leclerc devono prestare più attenzione alle Red Bull (distanti in qualifica ma molto veloci sul ritmo di gara) che alle Mercedes, ma quando c’è materiale nuovo in pista un briciolo di speranza di vedere in pista domani due Ferrari più competitive è giusto che ci sia.
A sorpresa dietro Mercedes e Ferrari non c’è la solita Red Bull, ma Lando Norris. Quello dell’inglese non è stato l’exploit di un giro, perché da quando la McLaren ha messo in pista la monoposto alle 11 del mattino, Norris è sempre stato nelle primissime posizioni, a conferma di un bilanciamento molto buono. La squadra ha portato al Paul Ricard una nuova sospensione anteriore, e la gestione della gomma si è subito confermata perfetta. Norris ha completato molti giri con la mescola hard confermando un buon ritmo e senza accusare quei problemi di graining viste su molte monoposto.
La gomma hard, come da copione snobbata da tutti i top team (Ferrari, Mercedes e Red Bull) ed anche da altre squadre (solo 7 piloti hanno due set di gomme bianche) si preannuncia ancora una volta come il pneumatico che domenica dovrà coprire la distanza maggiore di gara.
Se il meteo si rivelerà attendibile, ovvero cielo sereno e temperature tra i 25 e 30 gradi, i top team hanno già messo in preventivo di utilizzare la sessione Q2 con gomme medie, rinunciando ad utilizzare la soft in gara nonostante i nove set a disposizione.
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