Lauda rivela: "Il trapianto al polmone? Questo è stato il periodo peggiore della mia vita!"
Il presidente non esecutivo della Mercedes racconta quello che a suo avviso è stato il periodo più difficile della vita, anche più del decorso post incidente al Nurburgring del 1976.
Foto di: Tarpini Production
Il 2018 sarà probabilmente ricordato come uno degli anni più complessi dal punto di vista della salute dal presidente non esecutivo del team Mercedes Motorsport di F1, che poche settimane fa ha conquistato il quinto titolo iridato Costruttori consecutivo pareggiando il record della Ferrari targato 2000-2004.
Al 3 volte iridato è stato trapiantato un polmone lo scorso agosto e ora è intento a proseguire nella riabilitazione che dovrebbe portarlo a essere già ai box Mercedes per il primo Gran Premio della nuova stagione, che si terrà all'Albert Park di Melbourne nel mese di marzo.
Un po' a sorpresa, Lauda ha definito il trapianto del polmone come la lotta più dura della sua vita. E ha spiegato il perché: "Non è comparabile con l'incidente del 1976, questa è stata la battaglia più complicata della mia vita, così come l'esperienza peggiore della mia vita", ha affermato al quotidiano Osterreich.
"Ogni giorno ho contato i tubi per l'ossigeno che avevo in camera, avevo bisogno di qualcosa che potesse distrarmi dall'inattività. E' un periodo che in me ha lasciato un segno", ha proseguito l'austriaco.
Sebbene il polmone trapiantato stia funzionando perfettamente, la muscolatura di Lauda necessita di un percorso riabilitativo perché è rimasta inattiva per troppe settimane e deve essere rafforzata.
"Non ho tempo per leggere. Mi alzo alle 8 della mattina e inizio il mio programma d'allenamento. Faccio colazione con i bambini e poi vado al campo da tennis. L'unica cosa che conta davvero per me è tornare al 100% il più velocemente possibile".
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