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L'Alfa Romeo Sauber avrà la power unit uguale a quella Ferrari!

Per Marchionne l'Alfa "... non sarà un cliente di serie B, e godrà di tutti gli aggiornamenti della power unit Ferrari". Il Biscione non sarà solo sponsor Sauber ma condividerà competenze non solo tecniche, ma anche strategiche e commerciali.

Sauber F1 Alfa Romeo

Foto di: Alfa Romeo

Sergio Marchionne, CEO FIAT
Sauber Alfa Romeo con i piloti 2018 Leclerc ed Ericcson
Logo Alfa Romeo Sauber
Museo Alfa Romeo
Museo Alfa Romeo
Livrea Alfa Romeo Sauber
Atonio Giovinazzi allo stand Alfa Romeo
L'Alfa Romeo-Sauber sotto il telo
Marcus Ericsson e Charles Leclerc, Sauber, Jean Todt, Presidente FIA, Chase Carey, CEO e Chairman del Formula One Group, Sergio Marchionne, CEO FIAT, Frederic Vasseur, Team Principal Sauber

Sono stati Charles Leclerc e Marcus Ericsson a togliere i veli che coprivano l'Alfa Romeo Sauber. La monoposto era quella vecchia del 2013, ma la livrea proietta già nel 2018. La nuova Sauber, anzi, Alfa Romeo Sauber (la squadra si chiamerà così, e la sequenza dei nomi non è casuale), sarà bianco-rossa, con il biscione ben visibile sullo sfondo del colore storico della Casa milanese.

Al termine della presentazione tenutasi oggi nel museo Alfa Romeo di Arese, l’impressione è che la partnership che inizierà nel 2018 (l'accordo è valido fino al 2020) sia un primo passo verso qualcosa di più corposo.
“La power unit sarà ovviamente Ferrari – ha specificato il presidente Sergio Marchionne – perché non avrebbe senso cambiare nome. E’ Ferrari, e resta Ferrari”.

Però la partnership tecnica ci sarà, con un travaso di personale che seguirà le esigenze sull’asse Maranello-Hinwil.
“Alfa Romeo sarà title-sponsor – ha precisato Marchionne – ma condivideremo risorse e competenze non solo tecniche ed ingegneristiche, ma anche strategiche e commerciali, per supportare attivamente la squadra”.
E’ stato inoltre sottolineato che l’Alfa Romeo Sauber non sarà un cliente di serie ‘B’, e godrà di tutti gli aggiornamenti della power unit Ferrari in linea con la Casa di Maranello, con la sola eccezioni di novità “che potrebbero mettere a rischio l’affidabilità del prodotto”, ha chiarito Marchionne.

Confermato il tandem Ericsson-Leclerc

Non ci sono state sorprese sul fronte piloti. Nel comunicato stampa diffuso ad inizio settimana non era stato fatto alcun riferimento ai nomi dei due driver, rimandando tutto alla presentazione di oggi. Poco prima che prendesse il via la cerimonia di Arese, sono entrati nella sala del museo Ericsson e Leclerc, chiarendo così che per Antonio Giovinazzi ci sarà un altro anno di passione.

Giovinazzi sarà terzo pilota in tre squadre!

Il presidente Marchionne ha confermato che il pilota pugliese sarà ancora parte del programma (terzo piloti di Ferrari, Haas e Sauber) con in più sei sessioni FP1 con il team svizzero. Non è certo una notizia delle migliori per Giovinazzi, per ora, ma le cose potrebbero anche cambiare in meglio. Ericsson sarà sotto esame, e se le performance non saranno all’altezza del compagno di squadra non si escludono cambi in corsa.

L’Alfa Romeo ritrova così un ruolo in Formula 1, per ora senza coinvolgimenti tecnici diretti, ma non potrebbe essere altrimenti, considerando che la casa del Portello non ha un reparto corse in grado di confrontarsi con le esigenze del Circus.

In platea gli ex piloti Alfa Romeo

Ma è importante sottolineare che la stessa Formula 1 ritrova l’Alfa Romeo, e la presenza ad Arese di Jean Todt e Chase Carey la dice lunga sull’interesse che suscita ancora oggi il marchio della casa italiana. Alla presentazione erano presenti anche ex-piloti Alfa, come Nicola Larini, Alessandro Nannini, Bruno Giacomelli e Riccardo Patrese. Un modo per sottolineare cosa è stata l’Alfa Romeo in passato, ma anche per testimoniare un processo di ricostruzione di marchio che ha sempre avuto le corse nel suo DNA.

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