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Analisi

L'Alfa non è solo un adesivo, con Sauber ci sarà uno scambio tecnico

Il team principal, Frédéric. Vasseur, spiega che la partnership pluriennale con il Biscone è destinata a crescere passo dopo passo: l'obiettivo non è realizzare una "Ferrarina" come la Haas, ma rilanciare il proprio progetto con nuove energie.

Marcus Ericsson, Sauber C37 Ferrari

Marcus Ericsson, Sauber C37 Ferrari

Steven Tee / Motorsport Images

Charles Leclerc, Sauber C37 Ferrari, lotta con Lance Stroll, Williams FW41 Mercedes
Frederic Vasseur, Sauber, Team Principal
Charles Leclerc, Sauber C37
Charles Leclerc, Sauber C37
Charles Leclerc, Sauber C37, pit stop
Marcus Ericsson, Sauber C37, in griglia
Marcus Ericsson, Sauber C37, in griglia
Charles Leclerc, Sauber C37 Ferrari
Beat Zehnder, Sauber Manager and Jorg Zander, Sauber Technical Director
Sauber C37, pinne
Charles Leclerc, Sauber C37
Charles Leclerc, Sauber C37, in griglia

Non guardate il risultato del GP d’Australia per giudicare il potenziale dell’Alfa Romeo Sauber: l'influenza del Biscione nella squadra svizzera sarà destinata a crescere man mano che il team di Hinwil sarà disposto ad estendere la sua partnership con il Costruttore di Arese anche a livello tecnico.

Per il momento la Sauber ha beneficiato di una sovraesposizione mediatica grazie all’abbinamento con un marchio storico come quello Alfa Romeo che mancava dalla F.1 dal 1985. Dell’Autodelta non c’è più nulla, così come dell’Alfa Corse.

Per il momento ci si accontenta di un adesivo, ma la collaborazione pluriennale tra Sauber e Alfa Romeo, ufficializzata nel dicembre scorso, è destinata ad aprirsi in futuro anche in chiave tecnica.

Non è un segreto per nessuno che ci sia un cuore pulsante della Casa automobilistica che si trova alle porte di Modena dove un tempo c’era la Maserati Corse. E Fredric Vasseur, team principal della Sauber, ha ammesso con Motorsport.com che l'aspetto tecnologico non è stato ancora definito, ma presto diventerà una priorità.

"Non è un accordo che abbiamo siglato di fretta, ma lo abbiamo fatto abbastanza velocemente", ha detto Vasseur. "Con la Ferrari abbiamo definito il contratto di fornitura del motore alla fine di luglio, quindi abbiamo iniziato a discutere di Alfa Romeo e abbiamo fatto l'annuncio all'inizio di dicembre”.

"Credetemi che è stato abbastanza veloce! Abbiamo un progetto per il futuro che è diverso: ora dobbiamo valutare i diversi aspetti della collaborazione. Siamo più che aperti ad estendere la partnership con l’Alfa Romeo e vedremo passo dopo passo quali potrebbero essere le prossime mosse, una di queste è la collaborazione tecnica".

La Sauber sulla C37 può disporre quest’anno della power unit Ferrari che è in linea con quella della Scuderia, mentre nella scorsa stagione utilizzava il motore dell’anno precedente. Da quanto sono andate forte le Haas si può pensare che l’opportunità offerta sia importante, ma Vasseur ci tiene a sottolineare che non ha alcuna intenzione di dotare la squadra di Hinwil di una “Ferrarina” come la VF-18.

"La Ferrari è il nostro fornitore di motori, l'Alfa Romeo sarà un partnership tecnico", ha aggiunto il manager francese. "Non voglio discutere di Haas e del progetto Haas: stanno facendo un buon lavoro, ma noi abbiamo un nostro progetto”.

"Dobbiamo definire con l’Alfa Romeo come potremo avere successo, come riusciremo a far crescere la squadra e così noi faremo a modo nostro".

Sarà interessante scoprire come si potrà aprire questa seconda fase del legame fra gli svizzeri e il Biscione: in qualifica la Sauber ha centrato l’obiettivo di non partire dall’ultima fila della griglia di partenza a Melbourne, mentre in gara si è accontentata del 13esimo posto ottenuto da Charles Leclerc al debutto, con Marcus Ericsson che si è dovuto fermare dopo appena sei giri a causa di un problema all’idroguida.

La C37 ha un potenziale che non si è ancora visto: la monoposto impostata da Eric Gendelin e portata avanti da Luca Furbato sotto la direzione tecnica di Jorg Zander, è in ritardo di preparazione, ma ha dimostrato di aver saputo chiudere il gap tecnico che era evidente o scorso anno.

“Le cose stanno cambiando progressivamente – ha detto Zander - abbiamo una bella macchina ma vogliamo che funzioni meglio. Chi lavora nel team è consapevole che è in corso un grande cambiamento, ma ci vuole un po’ di tempo perché certi risultati diventino visibili”.

“Ora c’è un clima di maggior fiducia rispetto a due anni fa, la situazione è sicuramente molto diversa e si comincia a guardare al futuro con un occhio positivo, ma dobbiamo procedere per gradi”.

Dichiarazioni aggiuntive di Scott Mitchell

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