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La Lotus invoca la fortuna per fare bene a Melbourne

La E22 ha dimostrato di essere ancora un cantiere aperto e quindi sarà dura nelle prime gare dell'anno

C'è quasi un pizzico di rassegnazione nelle parole degli uomini della Lotus alla conclusione dei test collettivi in Bahrein. La E22 è a tutti gli effetti ancora un cantiere aperto ed anche oggi Romain Grosjean ha messo insieme appena una trentina di tornate, incappando nei soliti problemi legati alla power unit Renault. Con il Mondiale che inizia solo tre due settimane, il responsabile tecnico Nick Chester arriva anche ad invocare la fortuna. "Credo che abbiamo ancora diverse cose da sistemare. Abbiamo avuto giorni in cui la power unit ci ha soddisfatto, ma anche altri in cui le cose sono andate male. Penso che nelle prime gare avremo bisogno di un po' di fortuna perchè le cose vadano come speriamo. So che in Renault Sport stanno lavorando molto duramente per apportare tutte le correzioni necessarie e sono sicuro che a Melbourne avremo più possibilità di fare bene" ha spiegato Chester. La squadra di Enstone comunque non vuole scaricare tutte le colpe sulla Renault: "E' vero che la maggior parte dei problemi che abbiamo incontrato qui sono stati legati alla power unit, ma ce ne sono stati un paio anche da parte nostra. La settimana scorsa, per esempio, abbiamo avuto un paio di rotture allo scarico. Dunque, a Melbourne ne avremo una versione aggiornata perchè pensiamo di aver capito la causa del problema". Molto pragmatico anche l'atteggiamento di Romain Grosjean: "Abbiamo fatto solo ciò che ci è stato possibile con i pochi chilometri a disposizione. Ogni volta che ci siamo fermato abbiamo sempre risolto i problemi, quindi stiamo andando nella direzione giusta. Il guaio è che questa power unit forse è molto più complicata di quanto potessimo pensare e quindi dobbiamo lavorare tanto sia noi che la Renault. Siamo ancora lontani dall'essere competitivi, quindi almeno abbiamo provato a stare il più possibile in pista per comprendere tutti i nuovi sistemi, compreso il brake-by-wire. Ora vedremo come andranno le cose tra due settimane in Australia, ma speriamo in un futuro più luminoso".

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