Finalmente un bel sorriso incornia il volto rubicondo dell'ingegner
Giorgio Ascanelli. Le due
Toro Rosso sono state la bella sorpresa delle qualifiche del Gp di Cina.
Jaime Aguersuari settimo e Sebastien Buemi nono hanno finalmente spremuto il potenziale della monoposto realizzata a Faenza.
Oggi a Shanghai abbiamo avuto la riprova che i bei tempi ottenuti nei test invernali non erano frutto di furbizie, ma di un potenziale tecnico interessante da esprimere con una monoposto che certo non dispone dello stesso budget della Red Bull Racing, anche se ha lo stesso proprietario (Dietrich Mateschitz).
La consapevolezza di aver raggiunto un risultato importante è stata tale che dopo la bandiera rossa causata da Petrov a due minuti dalla fine della Q3, il team diretto da Franz Tost non ha fatto andare in pista i suoi due piloti per un ultimo tentativo.
L'equipe di Ascanelli era consapevole di aver raggiunto il miglior risultato possibile, nella convinzione che bastava avvicinarsi alle Ferrari, ma che non è possibile starle davanti. Il fatto che una squadra clienti dotata del motore del Cavallino, arrivi a ridosso delle Rosse deve far riflettere i vertici di Maranello.
Ascanelli guarda con fiducia alla gara:
"Partendo da questa posizione in griglia è auspicabile entrare nella zona punti per muovere il nostro carniere, ma attenzione non dovremo sprecare l'opportunità di una buona partenza perché in gara ci sarà un grande livellamento fra le vetture del centro gruppo".
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