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Pirelli: 50 mila gomme per la Formula 1 nel 2011

Inaugurata a Izmit (Turchia) la "Fabbrica dei campioni" dove si fanno le coperture per i Gp

La Pirelli produrrà 50 mila gomme di Formula 1 per il 2011. Oggi nel polo industriale di Izmit, in Turchia, è stato inaugurato quella che è già stata soprannominata la “Fabbrica dei campioni”, vale a dire l'impianto dove verranno prodotte le coperture per i Gp. La Casa milanese ha anche festeggiato i 50 anni di presenza in Turchia: lo stabilimento di Izmit che produce 8 milioni di pezzi all'anno, ospita dal 2007 la linea produttiva del Motorsport e diventa, insieme al Centro Ricerca e Sviluppo di Milano, il cuore delle attività dedicate alla Formula 1. La Pirelli sarà il mono-fornitore di pneumatici per il Circus per i prossimi tre anni. Anche se la FIA ha ufficializzato la fornitura solo il 23 giugno, i tecnici della Casa milanese non sembrano troppo preoccupati del poco tempo a disposizione per sviluppare un prodotto per un campionato dal quale sono ormai fuori da venti anni. I primi test svolti in pista con la Toyota Tf109 con Nick Heidfeld e Romain Grosjean hanno dato esiti molto positivi: dopo le quattro sessioni effettuate nell'ordine a Mugello, Paul Ricard, Jerez e Monza è già stata deliberata la carcasa della gomma, mentre nei prossimi collaudi programmati a Valencia e Barcellona (ottobre) e Paul Ricard (novembre) saranno sviluppate le mescole. Nella conferenza stampa di Ismit è stato ufficializzato che sarà Pedro De la Rosa il pilota a proseguire il lavoro di sviluppo al posto di Heidfeld che domani esordirà sulla Sauber nel Gp di Singapore. Marco Tronchetti Provera, presidente del Gruppo Pirelli, ci ha tenuto a sottilineare che il rientro in F.1 sarà a costo zero: “Ci sono due ragioni che ci hanno spinto a rientrare in F.1 – ammette Tronchetti Provera – la prima è che i costi ora sono sostenibili: nel 1991 avevamo lasciato perché l'impegno economico era troppo oneroso, mentre adesso per la prima volta ogni team contribuirà pagando le gomme con 1.350.000 euro. Per completare la copertura trasferiremo il budget che era destinato ad altri campionati di minore visibilità, visto che siamo impeganti in 70 diverse categorie, e alla fine chiuderemo un'operazione a costi aggiuntivi zero, pur permettendo al nostro marchio di essere conosciuto in quei mercati emergenti dove ancora non siamo così conosciuti”. Alcuni osservatori hanno sollevato qualche perplessità in merito alla mancanza di costi aggiuntivi di un'operazione costosa come la F.1 e sono in molti quelli che si interrogano quali potrebbero essere i campionati dai quali Pirelli potrebbe disimpegnarsi oltre al mondiale rally per completare l'operazione Gp. Nel polo produttivo di Izmit che è il principale di Pirelli nel mondo (si costruiscono ogni anno 8 milioni di pezzi), il reparto Motorsport è diventato il fiore all'occhiello nel quale sono impiegati 140 addetti, di cui 16 sono ingegneri diretti da Mauro Soatto, responsabile tecnologico e qualità dell'impianto turco. Non c'è alcuna agitazione per i tempi ristretti con cui è partita l'operazione F.1: “Siamo tranquilli – ha detto Maurizio Boiocchi, responsabile tecnico Pirelli – perché possiamo fare affidamento su un team molto professionale e preparato”. A Ismit si alternano quattro turni di lavoro per sette giorni alla settimana: il ciclo di produzione è continuo e lo standard di qualità che viene assicurato dai turchi è diventato un motivo di orgoglio per la stabilità del prodotto... Chi si ricorda la Pirelli impegnata in F.1 fino al 1991 con pneumatici molto competitivi, ma alquanto instabili nelle prestazioni dovrà ricredersi... “Sono passati venti anni – prosegue Boiocchi – e forse all'epoca si era fatto un passo troppo grosso rispetto alle possibilità del marchio. Oggi, invece, la stabilità del prodotto è il primo elemento che ci viene richiesto e saremo in grado di garantirlo”. Che caratteristiche avranno le gomme 2011? “Abbiamo deciso di produrre quattro mescole slick, una intermedia e una da bagnato – aggiunge Boiocchi – il disegno e la carcassa sono già stati definiti, mentre ora ci concentreremo sulle mescole”. Stando alle indicazioni emerse dai tempi di Monza c'è un gap di circa 1”5 dalle Bridgestone attuali... “Non siamo preoccupati – prosegue Soatto – perché per ora ci siamo concentrati solo a cercare l'affidabilità per deliberare la carcassa. La ricerca delle prestazioni inizierà con lo sviluppo delle mescole. Credo, quindi, che la base di lavoro sia molto buona, anche se non esistono tempi precisi di riferimento: noi usiamo la Toyota Tf109 che utilizzava coperture anteriori più larghe. Non solo ma abbiamo adeguato il peso minimo della monoposto ai 25 kg in più previsti per il prossimo anno per cui la comparazione dei tempi è più frutto di simulazioni e calcoli che di dati effettivi”. Siccome i regolamenti impongono l'uso di gomme da 13 pollici, quale sarà l'aspetto innovativo delle gomme Pirelli di F.1? “Stiamo sviluppando dei materiali molto interessanti – prosegue Boiocchi – e l'obiettivo è di garantire ai team gomme leggere”. Intanto nelle coperture 2011 non ci saranno aromatici, le carcasse non avranno cinture metalliche, ma avranno solo fibre con diversi tipi di kevlar e sono in sperimentazione interessanti tessuti ibridi. Riguardo alla leggerezza si parla di pneumatici anteriori di 8,5 kg (misura 245/669/13) e posteriori da 9 kg e il prodotto finale dovrebbe essere più leggero delle attuali Bridgestone. La tecnologia italiana, che si avvale dell'eccellente qualità della lavorazione turca, è pronta a raccogliere una sfida molto entusiasmante...

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