Le previsioni danno pioggia per questo fine settimana a
Singapore. Dunque, per la prima volta nella storia della
Formula 1, potremmo assistere ad una gara bagnata sotto le luci artificiali.
Questa possibilità ha creato un pò di apprensione nel paddock, con i piloti che temono di poter incappare in problemi di visibilità, dovuti soprattutto ai riflessi che può creare la pioggia.
E questa apprensione è stata trasferita anche alla
Federazione che ieri notte ha deciso quindi di testare l'impianto di illuminazione in queste condizioni, con l'intento di verificare che non si potessero creare delle situazioni pericole.
Chi non è per niente preoccupato è
Valerio Maioli, cioè colui che ha progettato l'impianto. Intervistato dal sito
GrandChelem.it ha voluto rassicurare a riguardo: "
Relativamente all’illuminazione non ci sono grossi problemi con la pioggia. I problemi ci sono per le dimensioni delle gocce d’acqua. Dei mattoni, perché quando piove vengono giù dei torrenti e le auto verrebbero fermate" ha esordito.
"
La luce – spiega
Maioli –
deve essere verticale, affinché il raggio riflesso, che ha lo stesso angolo del raggio incidente, sia anch’esso verticale e non vada a finire primo negli occhi dei piloti, secondo in quelli dei commissari, terzo contro gli obiettivi delle telecamere, che tra l’altro sono dalla parte opposta".
“
E non deve andare nemmeno negli occhi degli spettatori. Invece ad Abu Dhabi i proiettori sono concentrati su torri lontane, l’angolo che si forma produce un raggio riflesso che, come minimo, finisce negli occhi dei piloti".
In conclusione quindi la gara si potrà correre regolarmente: "
Senza grossi problemi. Al massimo daremo loro i remi oltre che gli occhialini da sole" ha scherzato
Maioli.
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