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La Lotus non rallenta lo sviluppo della E20

Oltre all'estrattore con le paratie a 45 gradi continua l'evoluzione anche dell'ala anteriore

La Lotus non è una squadra che dispone del budget che possono spendere i top team in Formula 1, ma in questa prima parte della stagione 2012 è stata una delle squadre che hanno proposto molte modifiche sulla sua monoposto. La E20 ha portato Kimi Raikkonen al secondo posto in Bahrein e sul terzo gradino del podio anche il compagno di squadra del finlanese, Romain Grosjean: è una vettura che mostra continuamente degli interessanti aggiornamenti tecnici che evidenziano il progredire di idee che stanno dando grandi risultati. Raikkonen senza mezzi termini ha ammesso che la Lotus è andata vicina alla vittoria nell'emirato arabo. Non è poco per un pilota che è rimasto fuori dal Circus per due anni per dedicarsi al mondiale rally con poche soddisfazioni. La struttura tecnica di Enstone diretta da James Allison continua a sfornare soluzioni molto interessanti: in particolare l'estrattore posteriore con le alette inferiori inclinate a 45 gradi sono diventate un elemento di grande attenzione da parte degli avversari più agguerriti, perché si indirizzano i flussi in una zona dove è possibile generare del carico aerodinamico sfruttando le turbolenze della ruota posteriore. Pare che l'azione combinata dei gas roventi degli scarichi soffianti, opportunamente orientati verso il retrotreno, possano aiutare a sviluppare un nuovo filone di ricerca che avrà certamente delle ulteriori interpretazioni nei prossimi test al Mugello dal 1 al 3 maggio. La Lotus, comunque, non si è limitata a sviluppare il posteriore della E20, dal momento che i tecnici sono sempre riusciti a sintonizzare il retrotreno con la parte anteriore della monoposto, pur non disponendo del miracoloso F-duct della Mercedes. Ecco l'immagine del muso visto in Bahrein con il supporto dell'ala stretto a forma di banana, ma che aveva mantenuto le paratie laterali della soluzione utilizzata in precedenza in Cina. La Lotus ha rivelato di essere una monoposto con un'eccellente efficienza aerodinamica, raggiungendo a Sakhir velocità di punta molto elevate, tali da permettere agevoli sorpassi ai due piloti. La squadra inglese, che dispone dei motori Renault, porterà altre evoluzioni del pacchetto aerodinamico in Toscana: a Enstone, infatti, vogliono provare a vincere un Gp prima che la mancanza di adeguate risorse possa rallentare lo sviluppo di una macchina nata molto bene... Fotografia Effe 1 Tech

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