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La GPDA chiede la riforma di una Formula 1 "malata"

Lettera aperta della Grand Prix Drivers Association (GPDA) in cui i piloti stessi chiedono alla governance della F.1 di cambiare le regole obsolete e inadatte che impediscono alla categoria di tornare ad appassionare i tifosi.

Foto di gruppo dei piolti

Foto di gruppo dei piolti

XPB Images

I piloti di F.1 hanno chiesto una revisione delle regole che vigono nel Circus iridato perché ritenute obsolete e mal strutturate. Nelle ultime settimane i protagonisti della categoria mondiale - tra cui Sebastian Vettel, Lewis Hamilton e Fernando Alonso - hanno affermato che la F.1 sembra stia prendendo la direzione sbagliata.

Proprio per questo motivo pochi minuti fa la Grand Prix Drivers Association (GPDA) ha pubblicato una lettera aperta rendendo noto come tutti i piloti si siano rivelati insoddisfatti dei cambiamenti regolamentari apportati in questo 2016.

Dopo aver ascoltato le parole degli addetti ai lavori, dei fan e degli appassionati della F.1, i vertici della GPDA - formati da Jenson Button, Sebastian Vettel e il presidente Alexander Wurz - hanno deciso che è arrivato il momento di fare qualcosa e lo hanno reso noto tramite un comunicato stampa.

"I piloti hanno convenuto che le decisioni prese nel corso delle ultime settimane sono obsolete e mal strutturate. Queste hanno distrutto i progressi svolti nel corso degli ultimi anni", recita il documento della GPDA.

"A volte portare cambiamenti può non aiutare, anzi, può provocare l'effetto opposto, peggiorando la situazione. Questo si riflette negativamente sul nostro sport e impedisce di attrarre le nuove generazioni e una crescita globale della categoria".

"Vorremmo chiedere e sollecitare i proprietari e tutti gli addetti ai lavori della Formula 1 a riconsiderare e ristrutturare la governance del Circus iridato. Le direzioni future e le decisioni che verranno prese in F.1, dovessero arrivare a breve o a lungo termine, sportive, tecniche od orientate al business, dovrebbero essere basate su un piano ben preciso, che rispecchi i principi e i valori fondamentali della categoria".

Un piano generale per restare ai vertici del Motorsport

I piloti pensano che la F.1 dovrebbe concentrarsi di più su un piano ben congegnato per mantenere il Circus iridato ai vertici dello sport mondiale, anziché in ostaggio alla governance pubblica.

"La F.1 si trova a dover combattere contro un difficile contesto economico globale, un rapido cambiamento del comportamento dei propri fan ma anche un panorama differente per quanto riguarda televisioni e media. Tutto ciò rende fondamentale che chi governa il nostro sport debba fare aggiustamenti veloci e altrettanto efficaci".

Un futuro migliore per la F.1

Sotto la presidenza di Alexander Wurz, la GPDA è cresciuta ed è divenuta molto più attiva per spingere la F.1 a cambiamenti positivi.

Wurz è stato decisivo per creare il sondaggio globale per i fan della F.1, proposto anche da Motorsport.com, lavorando sodo nell'ambito delle relazioni con la Federazione Internazionale dell'Automobile sulla sicurezza, ma anche sui problemi riscontrati nei regolamenti.

Nella lettera diffusa poco fa, la GPDA ha fatto sapere che il proprio atteggiamento non era un semplice attacco alla governance attuale della Formula 1, ma una richiesta alimentata da un desiderio di rendere migliore la classe regina a quattro ruote del Motorsport nel prossimo futuro.

"La F.1 è senza dubbio una categoria affermata nel Motorsport e, come tale, uno degli sport più popolari e con grande visibilità al mondo", ha proseguito la lettera.

"I piloti devono rimanere uniti. Offriamo loro il nostro aiuto per mantenere la F.1 ad alti livelli e fare in modo che ci rimanga anche in futuro. Questa lattera aperta ha il compito di fare l'interesse di tutti e non deve essere intesa come un attacco cieco e irrispettoso".

La governance della F.1 ha sottoposto a una brutta figura in mondovisione lo stesso Circus iridato nel corso delle Qualifiche del Gran Premio d'Australia, costringendo poi i team principal a indire una riunione speciale svolta poche ore prima della gara per ripristinare il vecchio sistema di Qualifiche e riparare al grave danno inferto dal nuovo format.

Ecco la lettera completa

"Cari appassionati, seguaci e fan della Formula 1,

I piloti di Formula 1 vorrebbero affermare che amano il proprio sport! Fin dall'infanzia abbiamo sognato di correre con le monoposto più veloci al mondo messe in pista dai top team sulle piste più spettacolari del globo, ma anche confrontarci con i migliori piloti del pianeta. Cerchiamo la concorrenza, la sfida, e amiamo la F.1 quasi incondizionatamente. Questo, probabilmente, ci rende le persone con il più alto grado di interesse per la F.1, al pari dei nostri fan.

I piloti hanno convenuto che le decisioni prese nel corso delle ultime settimane sono obsolete e mal strutturate. Queste hanno distrutto i progressi svolti nel corso degli ultimi anni.

A volte portare cambiamenti può non aiutare, anzi, può provocare l'effetto opposto, peggiorando la situazione. Questo si riflette negativamente sul nostro sport e impedisce di attrarre le nuove generazioni e una crescita globale della categoria.

Vorremmo chiedere e sollecitare i proprietari e tutti gli addetti ai lavori della Formula 1 a riconsiderare e ristrutturare la governance del Circus iridato. Le direzioni future e le decisioni che verranno prese in F.1, dovessero arrivare a breve o a lungo termine, sportive, tecniche od orientate al business, dovrebbero essere basate su un piano ben preciso, che rispecchi i principi e i valori fondamentali della categoria.

La F.1 è senza dubbio una categoria affermata nel Motorsport e, come tale, uno degli sport più popolari e con grande visibilità al mondo.

I piloti devono rimanere uniti. Offriamo loro il nostro aiuto per mantenere la F.1 ad alti livelli e fare in modo che ci rimanga anche in futuro. Questa lettera aperta ha il compito di fare l'interesse di tutti e non deve essere intesa come un attacco cieco e irrispettoso. Grazie per la vostra attenzione, che ha permesso a noi di porre i nostri pensieri in questa lettera".

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