La verità la sapremo nel pomeriggio dopo la seconda sessione di prove libere del Gp del Belgio. I commissari tecnici della FIA hanno deciso di effettuare la verifica sulla flessibilità delle ali alla conclusione della giornata.
Stando alle indiscrezioni sono due le squadre nel "mirino": non è affatto una sorpresa che si facciano i nomi di Red Bull Racing e Ferrari, vale a dire le monoposto che in Ungheria a inizio mese avevano fatto il vuoto rispetto alla concorrenza, con ali anteriori che strisciavano sull'asfalto con le paratie laterali e il pattino nella parte anteriore del fondo.
La Federazione Internazionale a Spa ha cambiato il sistema di verifica, raddoppiando i valori: dai 50 kg statici applicati ai bordi dei flap si passa a 100 kg, permettendo però che la deformazione consentita sia di 20 mm anzichè di 10 mm come era fino all'Hungaroring.
L'altra variazione importante è la decisione di rendere il pattino monttao sotto le monoposto scomponibile in un massimo di tre pezzi per evitare più facili flessioni.
In particolare il primo pezzo dovrà avere una lunghezza minima di un metro: in questo modo sarà più difficile far alzare il "labbro", utile ad esasperare un assetto piacchiato (la monoposto sarebbe più alta dietro e più bassa davanti).
Anche l'F-duct svolge il suo compito: oltre a stallare l'ala posteriore migliorando la velocità massima, si riduce il carico posteriore, per cui si favorisce proprio l'assetto picchiato di cui dicevamo sopra, che innescherebbe lo "strisciamento" di ali e fondo.
Ormai in Formula 1 non esiste più una soluzione che non interagisca con tutte le altre, per cui i vantaggi di una trovata non sono riferibili solo ad un aspetto (in questo caso la flessibilità delle ali anteriori), ma si suddividono su più funzioni.
I tecnici della Red Bull Raging e, in parte, anche quelli della Ferrari sono stati costretti a irrigidire i flap dell'alettone anteriore per evitare brutte sorprese a Spa...
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