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La FIA non molla la presa su Briatore

Con un comunicato annuncia la volontà di presentare un ulteriore ricorso

Nonostante la decisione del Tribunal de la Grande Istance di Parigi abbia riabilitato a pieni voti la figura di Flavio Briatore, la FIA continua la sua guerra contro il manager italiano. In serata infatti la federazione ha diramato un comunicato nel quale spiega che finchè non si saranno esauriti tutti i gradi di appello continuerà a considerare bandito Briatore, applicando lo stesso discorso anche a Pat Symonds. Secondo la FIA infatti la corte francese non ha negato le implicazioni dei due imputati nello scandalo dell'incidente di Nelsinho Piquet nel Gp di Singapore del 2008, ma avrebbe riscontrato solamente dei vizi di forma nell'applicazione delle sanzioni da parte del Consiglio Mondiale. Ecco, dunque, il testo integrale del comunicato: “La decisione della Corte non è esecutiva finchè non saranno esaurite le possibilità della Fia di fare ricorso. Fino ad allora, la decisione del Consiglio Mondiale continua ad applicarsi. La Fia prende atto della decisione del Tribunal de Grande Instance di Parigi, in relazione a Briatore e Symonds. La Corte ha respinto la domanda di risarcimento danni fatta dai due e la loro richiesta di annullamento della decisione della Fia. In particolare, la Corte non ha esaminato i fatti e non ha capovolto quanto accertato dalla Fia secondo cui sia Briatore che Symonds sono stati gli artefici dell'incidente doloso nel Gran Premio di Singapore. Tuttavia la Corte ha messo in discussione l'autorità della Fia di imporre una squalifica a Briatore e Symonds per motivi procedurali e perchè non sono titolari di licenza Fia e, secondo la Corte, non sono quindi soggetti alle norme della federazione. La capacità della Fia di escludere coloro che intenzionalmente hanno messo la vita degli altri a rischio non è mai stato messo in dubbio e la Fia sta considerando attentamente le opzioni di ricorso su questo punto. Inoltre la Fia intende esaminare le azioni appropriate per assicurare che nessuna delle persone impegnate in attività pericolose o imbrogli siano ammessi a prendere parte della Formula 1 in futuro”.

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