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La FIA boccia anche il correttore d'assetto Ferrari

Secondo i tecnici federali il sistema studiato a Enstone e a Maranello avrebbe influenze aerodinamiche

Ma che commissari tecnici ci sono alla FIA? La domanda sorge spontanea dopo che l'equipe di Charlie Whiting ha deciso di bocciare non solo il correttore di assetto della Lotus Renault, ma anche quello della Ferrari. Prima hanno dato l'assenso affinché si studiasse la soluzione e ora l'hanno cassata perché avrebbero scoperto che il sistema non serve a bilanciare meglio la frenata, ma il vantaggio principale deriverebbe dal mantenere la monoposto in assetto costante, migliorando sensibilmente l'efficienza aerodinamica. I tecnici delle due squadre erano riusciti a sviluppare delle sospensioni "attive" senza alcun controllo elettronico, né azione diretta del pilota, quindi rispettando lo spirito del regolamento con un pizzico di genialità. All'improvviso gli uomini FIA hanno capito che l'influenza del correttore di assetto era anche aerodinamica per cui si sono rimangiati la parola vietando il sistema Lotus e quello Ferrari, dichiarando illegale la trovata che avrebbe certamente avuto una applicazione anche sulla Mercedes. La bocciatura è arrivata attaccandosi all'Articolo 3.15 del regolamento tecnico di F.1 che vieta qualsiasi effetto aerodinamico determinato dalla sospensione se questo non è incidentale alla sua funzione primaria. Il puntone si muoveva con il flottare della pinza dei freni: un'idea da premiare perché rispettava i vincoli del regolamento. Non si capisce perché la FIA accetti allora il terzo elemento della sospensione, o il sistema idraulico della Mercedes che cerca di stabilizzare l'altezza della monoposto argento con il principio dei vasi comunicanti fra l'asse anteriore e quello posteriore. La questione, infatti, non si chiuderà qui, ma ciascuna squadra cercherà adesso di capire in quali pieghe del regolamento potrà agire. La sensazione è che si voglia "imbrigliare" la fantasia progettuale con scelte che sono più politiche che tecniche...

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