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La Ferrari volta pagina e punta su una vettura estrema

Costa ha riletto il regolamento, interpretandolo in modo meno convenzionale

La Ferrari volta pagina. Con le Finali Mondiali disputate a Valencia si chiude ufficialmente la stagione 2010. La squadra del Cavallino rampante archivia la grande delusione per il mondiale piloti perso all'ultimo appuntamento di Abu Dhabi, quando sembrava che Fernando Alonso avesse ormai le mani sul suo terzo titolo. Un errore di tattica ha frantumato un sogno, mettendo in rilievo alcune lacune che il Reparto Corse deve colmare prima dell'avvio della stagione 2011. Quando c'è da prendere una decisione che prescinde dalle attente analisi a tavolino (o meglio al computer, visto che si parla di complicate simulazioni), ma obbligano a decisioni immediate, gli strateghi del Cavallino si sono rivelati in più di una occasione dei pesci fuor d'acqua. A pagarne le conseguenze sarà certamente Chrys Dyer che non vedremo più al muretto l'anno prossimo, ma sarebbe ingeneroso addossare solo sulle sue spalle tutte le responsabilità. La verità è che la F10 non è stata la monoposto più competitiva del Circus, costringendo Fernando Alonso ad inseguire troppo spesso la Red Bull Rb6. Anzi, ad inizio stagione, anche le McLaren di Hamilton e Button si erano rivelate più competitive della Rossa, pregiudicando subito un campionato che non si era messo troppo bene (nonostante il successo dello spagnolo al debutto in Bahrain). La Ferrari aveva realizzato una monoposto perfettamente conforme al regolamento: l'unico colpo di genio era dato dall'inclinazione del motore di tre gradi per creare sotto la monoposto un “polmone” che favorisse il passaggio dei flussi verso il doppio diffusore. Era emersa da subito una carenza di carico aerodinamico e l'incapacità della F10 di essere aggressiva nel giro secco, utile ad una buona qualifica. La caparbietà di Alonso e la capacità di reazione dei tecnici del Cavallino, che ad un certo punto hanno smesso di copiare le soluzioni promosse dagli altri (come l'F Duct della McLaren), hanno consentito alla Rossa di rientrare in lizza per il titolo, sfruttando la consistenza di un campione come Fernando. Dagli errori del 2010 la Ferrari ha tratto utili lezioni: Aldo Costa ha ammesso che la monoposto 2011 romperà con il recente passato. Se l'ambizione è di essere più competitivi della Red Bull fin dal primo Gp del prossimo anno, allora sarà necessario puntare ad una vettura estrema. Il regolamento vieta l'F-Duct, il doppio estrattore posteriore, consiglia il ritorno del Kers e impone un aumento del peso minimo (utile a favorire proprio l'adozione del recupero di energia). A tutto questo si aggiunge che le gomme non saranno più le Bridgestone, ma assisteremo al ritorno della Pirelli nel Circus. Insomma una serie di interventi che possono cambiare le gerarchie 2010. Costa è consapevole che si gioca tutto nel prossimo campionato e sente alitare sul collo la presenza di Pat Fry, il vice direttore tecnico arrivato dalla McLaren, che nella pianta organica del Cavallino si è installato fra il Responsabile tecnico parmense e Nikolas Tombazis, capo progettista della F10. L'inglese ha portato una ventata di novità: concetti e metodologie di lavoro che saranno innervate nella struttura del Cavallino. La Ferrari, insomma, ha deciso di andare all'attacco, per prendere a tavolino quei rischi che negli anni scorsi si sono evitati. Il regolamento è stato riletto in tutte le sue luci e ombre e pare che si siano trovate un paio di soluzioni molto interessanti che dovrebbero permettere di recuperare buona parte del carico che si perderà con le limitazioni normative. Di cosa si tratta? A Maranello c'è il silenzio assoluto. L'ordine è di tenere la bocca cucita per evitare che una fuga di notizie possa avvantaggiare la concorrenza. Questa Ferrari vuole dimostrare di essere matura per puntare al mondiale 2011 senza grandi rivoluzioni (ma qualche ritocco nella pianta organica è già stato pianificato, non solo a livello di muretto) e punta molto sulla nuova monoposto per dare una scossone all'ambiente. Stando alle indiscrezioni, Alonso avrebbe in parte lenito la delusione del mondiale perso malamente a Jas Marina, dopo aver visto i contenuti della tanto attesa vettura nuova che dovrebbe assicurare un grosso salto di qualità alla Ferrari. La nuova sfida è già lanciata. Newey e Vettel sono avvisati...

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