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La Ferrari lavora sul presente, Mercedes e Red Bull sul futuro

Raikkonen si aspetta il primo successo della SF16-H per riscattare una stagione 2016 con più ombre che luci. A Silverstone ha ceduto un turbo con Leclerc: la Ferrari sta cercando le prestazioni ma lotta contro l'affidabilità.

Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H

XPB Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Charles Leclerc, Ferrari Test Driver with Dave Greenwood, Ferrari Race Engineer
Charles Leclerc, Ferrari SF16-H Test Driver
Charles Leclerc, Ferrari SF16-H Test Driver
Charles Leclerc, Ferrari Test Driver
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Charles Leclerc, Ferrari SF16-H Test Driver

I test di Silverstone conclusi ieri sono stati l’ultima occasione a disposizione delle squadre di Formula 1 per poter provare soluzioni tecniche al di fuori del weekend di gara. Le prossime prove saranno a stagione conclusa, all’indomani del Gran Premio di Abu Dhabi.

I test hanno evidenziato le differenti esigenze delle squadre in coincidenza con il giro di boa del campionato 2016. Una su tutte: c’è chi ha utilizzato la due-giorni di Silverstone per completare un programma di lavoro mirato al progetto 2017, e chi sta operando a pieno ritmo sulla vettura utilizzata nel Mondiale in corso.

In quest’ultimo caso rientra la Ferrari, e non è una sorpresa. I tecnici di Maranello hanno nel mirino quel primo successo stagionale che sta diventando un’ossessione. E lo stesso Maurizio Arrivabene dopo il Gran Premio di Gran Bretagna era stato molto chiaro:
“L’Ungheria sarà un passaggio importante – ha chiarito il team principal del Cavallino - da li in poi capiremo veramente che chance ci sono e dove siamo, e a Budapest credo che non possiamo fallire”.

E Raikkonen, in pista ieri a Silverstone, ha confermato gli obiettivi della squadra:
“Abbiamo cercato miglioramenti. Come squadra, ci aspettiamo sempre di più in termini di risultati. Questa è la Ferrari: vogliamo vincere e continuare a lavorare. Poi vedremo cosa succederà. Noi crediamo di poter ancora vincere e non vogliamo arrenderci, vogliamo migliorare”.

Non sono state due giornate di prove lineari per la Ferrari. Mentre Raikkonen ha percorso 103 giri, nella giornata precedente, Charles Leclerc non era andato oltre 19 tornate. La squadra non ha comunicato la natura dei problemi sofferti nella giornata di martedì parlando genericmente di problemi alla power unit, ma il tam tam di informazioni ha dato per certa la rottura del turbo, che ha rallentato molto il programma di lavoro impostato alla vigilia per il pilota monegasco.

Le prove sono pur sempre prove, e può starci che la Ferrari possa aver portato in pista novità che saranno introdotte nella prossima versione di power unit con l’utilizzo degli ultimi tre gettoni rimasti a disposizione dei tecnici del Cavallino (probabile esordio a Spa o a Monza).

Sarà Budapest a dire se l’allarme affidabilità è cessato o meno, ed è questa una delle prime risposte che la Ferrari si aspetta dalla trasferta ungherese. Prima ancora che gli stessi riscontri sul fronte delle performance.

Di certo c’è che la Ferrari sta spingendo a pieno ritmo sul progetto SF16-H, senza ovviamente togliere energie al già pianificato gruppo di lavoro 2017. Di tutt’altra natura sono state invece le prove di Mercedes e Red Bull, che hanno utilizzato il tempo a disposizione quasi esclusivamente per immagazzinare dati da trasferire alla galleria del vento per i progetti che vedremo nel prossimo Mondiale.

Esteban Ocon ha girato molto con i vistosi “rastrelli”, completando in totale ben 139 giri con. Programma simile anche per Red Bull con Pierre Gasly, con entrambi i team che ieri hanno completato un long-run finale che ha simulato un Gran Premio.

Sia Mercedes che Red Bull non sono sembrate interessate a portare in pista novità che vedremo nel corso di questo Mondiale, anche se questo non significa che non ci saranno dei cambiamenti sulle vetture 2016. Ma l’impressione è quella di una priorità diversa rispetto alla Ferrari.

Mercedes, e non potrebbe essere altrimenti, da già per scontato l’esito di questo Mondiale (al momento il problema maggiore è proprio la gestione della coppia di piloti), ed anche Red Bull al di là della buona progressione iniziata nel Gran Premio di Spagna, è sempre più orientata sul prossimo Mondiale nella speranza che possa essere quello del riscatto...

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