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La Ferrari F2012 deve curare il mal di... pancia?

La Rossa soffre la carenza di carico aerodinamico. I tecnici hanno trovato le soluzioni

Che monoposto è la F2012? Una macchina complicata che ha bisogno di tempo per essere sviluppata o una vettura sbagliata? Il dilemma che accompagna i tecnici del Cavallino dal primo test invernale a Jerez non ha ancora trovato una risposta dopo il primo Gp. La classe di Fernando Alonso ha permesso di nascondere i guai della Rossa, perché se la dobbiamo giudicare dalle prestazioni di Felipe Massa ci sarebbe da piangere. GRUPPO UNITO Stefano Domenicali serra i ranghi: in un momento più difficile del previsto ha avuto il merito di unire gli uomini del Reparto Corse. Pat Fry poteva finire subito sulla graticola: aveva promesso una vettura estrema e ci ha regalato una delusione. Ma l'inglese si è preso la responsabilità di rivoluzionare le metodologie di lavoro e ha messo tecnici di sua fiducia nei gangli cruciali di Maranello. Avrebbe bisogno di tempo per far sbocciare tutto il potenziale di una squadra e di una macchina che per ora è inespresso, ma la F.1 corre e corre veloce. TERZA FORZA? La Ferrari, quindi, insegue: la classifica dice che la F2012 è la terza forza del mondiale dopo McLaren e Red Bull Racing. La pista, invece, evidenzia un'altra graduatoria, certamente più impietosa: in prestazione pura sono meglio della Rossa anche Mercedes e Lotus. E nel mondiale Costruttori c'è la Sauber sul terzo gradino del podio, visto che la squadra elvetica può contare sul contributo di due piloti e non solo su fuoriclasse. Per fare un'analisi seria bisogna partire da qui. CARENZA DI CARICO E domandarsi come mai in qualifica Alonso debba remare ad un secondo dalla pole, mentre nelle prime fasi di gara riesca a dimezzare il distacco da Button, restando attaccato al gruppo dei migliori? La carenza è di carico aerodinamico che si traduce in poca trazione all'uscita dalle curve lente e mancanza di velocità massima. Ci si aspettava una Ferrari brillante in qualifica (perché ora scalda le gomme già nel primo giro) e più in crisi in gara. E, invece, abbiamo ritrovato le magagne dello scorso anno. NON SOLO SCARICHI Sebbene il quadro di Melbourne sia critico, i ferraristi non si stracciano le vesti. Proprio in Australia hanno messo a fuoco quali dovrebbero essere le azioni necessarie a rivitalizzare la Rossa. Il problema non sono soltanto gli scarichi (nella posizioni più efficace surriscaldano le gomme posteriori) che verranno certamente riproposti, ma non in Malesia e Cina. RADIATORI VERTICALI Potrebbe esserci un bloccaggio aerodinamico nelle pance a causa del pacco radiante che è stato montato in posizione verticale non è inclinato come è sempre successo negli ultimi anni. Insomma i flussi dentro le fiancate non faciliterebbero l'estrazione dell'aria calda verso il camino dove dovrebbero sbucare gli scarichi, perché le lamelle sarebbero state ravvicinate per compattare al massimo l'impianto di raffreddamento. Anche Nicholas Tombazis, quindi, aveva pensato di “legare” l'aria calda delle pance ai gas roventi degli scarichi per arrivare al piede della ruota posteriore con i soffiaggi. UN MURO NELLE PANCE? Una soluzione diversa da quella di McLaren e Red Bull Racing, che poteva dare i suoi risultati. Ma evidentemente è troppo acerba e quindi va rivista. Un problema analogo lo aveva avuto la Mercedes l'anno scorso quando decise di montare un doppio pacco radiante per disegnare la monoposto a passo corto. E la freccia d'argento si era rivelata un “muro” nelle pance. BENE COL PIENO, MALE VUOTA A Maranello, quindi, non rifaranno la macchina come si dice insistentemente, ma potrebbero rivedere “solo” le fiancate. La F2012 funziona con il carico di benzina a bordo, mentre delude man mano che i serbatoi si svuotano. Il peso del carburante aiuta a compensare la carenza di carico aerodinamico. Questo è il segno che la monoposto ha le doti di progetto per essere veloce, ma non le riesce ad esprimere in tutte le condizioni. ALI PIU' INCIDENTI E senza down-force si devono caricare di più ali e flap per cui si paga il dazio nella bassa velocità massima in rettilineo a causa della maggiore resistenza all'avanzamento. La Rossa non è una monoposto da buttare: è critica da mettere a punto e con una finestra di utilizzo molto stretta. Alonso riesce a sfruttarla molto più a lungo di Massa che, invece, è andato peggiorando giro dopo giro, giorno dopo giorno. Il brasiliano, certamente meno competitivo che in passato, non può essere ridotto come l'abbiamo visto in Australia. Ci deve essere qualcosa che non gli permette di dare il meglio e i meccanici del Cavallino troveranno di che si tratta. DIECI PUNTI PESANTI I dieci punti di Melbourne sono stati un'importante iniezione di fiducia e danno morale alla squadra: la Ferrari va in Malesia per giocare in difesa, consapevole che gli interventi risolutivi arriveranno più avanti, ma a Sepang troverà una pista con due lunghi rettilieni dove dovrà soffrire, ma ci saranno anche dei curvoni veloci dove la F2012 sembra che se la cavi più egregiamente. RIMBOCCARE LE MANICHE La Ferrari ha di fronte una stagione di altri 19 Gp: un'eternità per ristabilire dei ruoli se si è capito dove mettere le mani. E il fatto che a Maranello si siano rimboccati le mani in silenzio qualcosa dovrà pur dirlo...

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