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La Ferrari e la politica dei... piccoli passi

Alonso spinge la squadra del Cavallino a non sedersi. La sosta estiva può essere cruciale

La Ferrari va male? E Alonso allunga il passo nel mondiale piloti. L’Ungheria mette in risalto molte contraddizioni della Formula 1, rendendo il campionato 2012 ancora più appassionante. Lo spagnolo, che ha festeggiato i 31 anni a Budapest, ha sferzato il team del Cavallino come se non avesse i 40 punti di vantaggio in saccoccia su Mark Webber. Se ne va in vacanza dettando i… compiti a casa per Pat Fry e compagnia. Il quinto posto rappresenta un passo falso per il leader della classifica iridata che sprona il Reparto Corse perché non ci siano cali di tensione a Maranello, nel momento cruciale della stagione. L’analisi dell’asturiano non fa una piega: all’Hungaroring ci sono state tre vetture più veloci della Rossa. McLaren, Lotus e Red Bull, giusto per citare l’ordine di classifica. SEMPRE A PUNTI DA 23 GP Stefano Domenicali, prima della trasferta magiara, ha più volte sottolineato l’importanza dell’affidabilità in un mondiale nel quale possono essere determinanti anche i particolari. E la riprova l’abbiamo avuta puntualmente con la corsa: Fernando Alonso è 23 Gp che va sempre a punti. Il campione iberico sa che non si può fare troppo affidamento sulla cabala: basterebbe un ritiro per riaprire la partita che presenta ancora quattro candidati potenziali. Siamo solo all’undicesima tappa di un campionato che offre venti appuntamenti iridati e tutto può ancora succedere, ma non possiamo affatto trascurare il “lato B” dello spagnolo: quando le cose gli vanno storte, se ne torna a casa avendo allungato il margine sul più accreditato avversario! ALONSO E IL LATO B La fortuna fa parte del bagaglio dei campioni, ma bisogna anche evidenziare la solidità della squadra che non si è mai fatta prendere dal nervosismo, anche quando ha capito che l’Ungheria sarebbe stata avara di soddisfazioni. Il muretto del Cavallino questa volta non ha cercato soluzioni fantasiose per forzare la situazione con tattiche esasperate, ma ha mantenuto la lucidità per portare Fernando a quel quinto posto che aveva pronosticato prima della partenza. La Ferrari ha scavallato una delle trasferte che temeva di più e si prepara a tornare protagonista su piste come Spa e Monza dove la F2012 non dovrebbe patire le stesse difficoltà di Budapest. NOVITA’ DAL WIND TUNNEL Dalla galleria del vento stanno arrivando importanti aggiornamenti che dovrebbero migliorare la velocità massima della Rossa, uno dei punti deboli che la monoposto modenese si porta dietro dalla nascita. Il pacchetto che si sta deliberando non comprenderà solo paratie dell’ala anteriore con un buco in più o in meno o i mini flap aggiuntivi apparsi intorno ai deviatori di flusso, ma soluzioni in grado di assicurare un ulteriore salto di qualità alla F2012. LA MINACCIA DI WOKING La McLaren ha rifatto le fiancate e ha rimesso mano al retrotreno per riportare Lewis Hamilton al vertice. I tecnici di Woking erano convinti che bastasse sviluppare il tema degli scarichi per mantenere la Mp4-27 al top e si sono dovuti ricredere perché, anche chi come i ferraristi, che erano in ritardo sul concetto, hanno capito la lezione e si sono messi a posto. Riuscirà Lewis Hamilton a trovare una continuità di risultati? Se così fosse diventerà l’inglese il vero sfidante di Alonso, nonostante i 47 punti che lo separano dallo spagnolo. NERVOSISMO IN RED BULL RACING La Red Bull Racing, dopo le ultime “bacchettate” sulle dita, sembra aver perso un po’ di brillantezza di idee: l’ambiente è più nervoso del solito e Sebastian Vettel ne sta risentendo perché non vede brillare la sua stella, ma la squadra di Christian Horner è granitica. Impermeabile a qualsiasi accusa. La RB8 non è il miglior progetto di Adrian Newey: la monoposto di Milton Keynes è la più sensibile alle variazioni climatiche e risente dell’usura delle gomme più di altre, tant’è che Seb e Mark hanno giocato la carta della sosta in più per sperare (inutilmente) di cambiare le carte in tavola. I BIBITARI FANNO LE SCELTE Un’anomalia a cui il genio inglese sta sicuramente lavorando: prepariamoci a qualche altra diavoleria che apparirà quanto prima sulle macchina dei bibitari. Adrian sta seguendo le indicazioni di Vettel per sviluppare la RB8 e la Red Bull Racing punterà tutto sul bi-campione del mondo, visto che Webber non ha saputo giocarsi le sue chance. Di fatto l’Ungheria “cancella” un pretendente al titolo, sebbene Mark sia secondo nel mondiale, seppur con due punti in più rispetto a Vettel. A Milton Keynes temono la dispersione dei punti che farebbe il gioco di Alonso e vogliono finalizzare tutti gli sforzi su un solo pilota. Chissà se Mark è ancora così soddisfatto di aver rinnovato il contratto 2013… RAIKKONEN EROE DI BUDAPEST Il finlandese è stato l’ombra di Lewis Hamilton dopo una rimonta prodigiosa fatta di una sequenza di giri più veloci con un passo da qualifica. Non ha esitato a impartire una ruotata a Romain Grosjean dopo l’ultimo pit stop, giusto per ribadire quali sono le gerarchie della squadra, ma il Gp d’Ungheria avrebbe potuto protrarsi per un giorno intero che la McLaren non l’avrebbe mai passata. E’ il destino della Lotus che quest’anno si trova davanti sempre una vettura più veloce: nell’anno in cui ci sono state cinque macchine diverse a vincere una gara (Ferrari, McLaren, Red Bull, Mercedes e Williams), stupisce che nell’elenco non ci sia anche la E20. ARRIVA IL SUPER DRS La monoposto di Enstone si esalta con il caldo e sa sfruttare le gomme Pirelli in gara meglio di chiunque, ma difetta ancora in qualifica. James Allison, simpatico dt inglese, scommette sul Super DRS che potrebbe essere l’arma in più della Lotus sulle piste più veloci dove dovrebbe trarre il maggiore vantaggio. La squadra diretta da Eric Boullier non è fra le più ricche del Circus, eppure riesce a mantenere il passo dei top team con fantasia e concretezza, riscuotendo sempre più favori fra gli appassionati che seguono questo marchio con curiosità. ICEMAN NON TORNA A MARANELLO Kimi ha trovato l’ambiente ideale per esprimere il suo talento: ieri erano emerse le voci di un possibile ritorno del finlandese a Maranello. L’ex campione del mondo non ha alcuna intenzione di andare a far da cavalier servente ad Alonso e resterà ad Enstone, anche se non dovesse vincere nemmeno una gara. IL CIRCUS VA IN VACANZA La Formula 1 va in ferie: le factory dovranno chiudere i battenti per due settimane, ma negli altri quindici giorni del mese cercheranno di esprimere il massimo potenziale di fuoco. E’ una fase cruciale della stagione perché mentre si pianificano le evoluzioni per la seconda parte della stagione, si stanno partorendo le idee per le vetture del prossimo anno…

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