Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Ultime notizie

Si può rottamare il pilota più giovane, ma già esperto?

Jaime Alguersuari a 21 anni vanta già 46 presenze nei Gp con 31 punti iridati conquistati. Andrà alla Mercedes?

Alla fine l'unico “cattivo” da punire è stato Jaime Alguersuari. Con Sebastien Buemi che quasi certamente sarà riciclato nel giro Red Bull (è molto probabile che venga nominato terzo pilota di Red Bull Racing e Scuderia Toro Rosso), l'unico che rischia di restare a piedi è proprio lo spagnolo. La squadra di Faenza gli ha dato il benservito il 13 dicembre: è bastata una telefonata del team principal Franz Tost. Non c'è stato bisogno nemmeno di una convocazione in sede per liquidare il più giovane debuttante del Circus, quando ormai sembrava scontata la conferma anche per la stagione 2012. Tutt'al più in discussione c'era il posto del compagno di squadra, quel Buemi che, invece, verrebbe ripescato: uscito con una pedata nel sedere dalla porta, dovrebbe rientrare dalla finestra, accettando un ruolo subordinato, ma sempre ben integrato nel sistema dei “bibitari”. E con una speranza: avendo accesso al simulatore di Milton Keynes dove già si sviluppa la RB8, l'elvetico si può mettere in lista per ambire al volante di Mark Webber nel 2013, visto che l'australiano ha solo un anno di contratto. Ciascuno può credere alle sue fantasie, ma è interessante focalizzare a “freddo” cosa può essere successo ad Alguersuari per meritare una pedata nel deretano senza nemmeno un grazie. Il ruolo del “perfido” è toccato a Franz Tost, ma il “mandante” è stato Helmut Marko, l'eminenza grigia che muove le pedine della Red Bull in F.1. L'amico e consigliore di Dietrich Mateschitz, il padrone del vapore austriaco. I critici considerano Jaime un pilota interessante per l'età, ma non un campione. Vettel, sostengono, con la Toro Rosso aveva già vinto un Gp dopo sole 22 presenze in F.1. Il tedesco aveva 21 anni, la stessa età attuale del giubilato Alguersuari. Forse non è un fenomeno, ma i numeri del catalano meritano una analisi più attenta: ha debuttato nel Gp di Ungheria quando aveva 19 anni, 4 mesi e 3 giorni. Il più giovane del Circus è andato all'Hungaroring senza test preparatori e ha dovuto fare la sua gavetta. E dopo due stagioni e mezza di F.1 vanta un prospetto piuttosto interessante: a 21 e 8 mesi ha messo nel carniere 46 presenze, con 31 punti iridati. 26 punti sono il bottino della stagione appena conclusa con la STR6 che gli sono valsi il 14. posto finale nella graduatoria piloti con 7 piazzamenti in zona punti. La domanda naturale è: escludendo Vettel, c'è un altro giovane pilota che può vantare la stessa esperienza nel Circus? Ovviamente no. Ma allora perché è stato messo al margine della F.1, quando i giochi del mercato erano già praticamente chiusi? Forse perché il giovane Alguersuari rischiava di mettere in ombra un altro puledro della scuderia di Helmut Marko. Molti penseranno a Jean-Eric Vergne, il francese che ha stupito tutti ai test di Abu Dhabi con la Red Bull RB7, perché con la monoposto in versione sperimentale ha saputo andare forte quanto sua maestà Vettel. No, non è del transalpino (di cui si dice un gran bene) che parliamo ma di Daniel Ricciardo. L'australiano, nato a Perth ma vanta delle radici a Ficarra, in Sicilia, è un altro pupillo del dottor Marko. Per fargli fare esperienza nei Gp lo hanno parcheggiato alla HRT da metà stagione, dopo essere stato il tester del venerdì alla Toro Rosso (ha fatto meglio dei piloti titolari in 3 sessioni su 8 a cui ha partecipato). Nei piani Red Bull avrebbe dovuto farsi le ossa per un altro anno in un team “satellite”: Christian Horner, team principal di Milton Keynes, aveva provato a portarlo in dote alla Caterham, ex team Lotus, in cambio della fornitura di Kers, cambio e sospensione posteriore. L'affare era già arrivato a buon punto, ma erano stati fatti i conti senzo oste: Jarno Trulli che era il pilota destinato a restare a piedi fra i due di Fernandes, ha giustamente fatto valere il contratto che aveva già firmato, per cui non se n'è fatto nulla. E allora è partito il “ribaltone” alla Scuderia Toro Rosso: fuori Buemi e Alguerusari, dentro Vergne e Ricciardo. Un debuttante e un giovane con soli 11 Gp sulle spalle. I maligni sostengono che lo spagnolo sia stato fatto fuori per non fare sfigurare proprio Daniel. L'australiano è un pilota molto veloce e preparato con un solo difetto: sotto pressione pare perdere parte del suo potenziale. Insomma non è un Ricciardo... cuor di leone. Marko, lo stratega del progetto giovani Red Bull, ha preteso che ad affincare Daniel non ci fosse uno dei due piloti Toro Rosso già scafati e ha offerto una grossa chances a Vergne. I due, essendo del tutto privi di esperienza, potranno affrontare una stagione 2012 senza pressione. Sia ben chiaro, le scelte Red Bull, per quanto criticabili (soprattutto per i modi e i tempi), sono ovviamente liberissime. È lecito domandarsi, però, che senso ha avuto investire due anni e mezzo sul più giovane del Circus per rottamarlo in questo modo? Alguersuari, quindi, si trova senza un volante. Stando ai si dice non punta ad un sedile fra quelli liberi: per quelli serve una valigia molto pesante che lo spagnolo non ha. E allora? È probabile che accetti un anno di sacrificio per valorizzare ancora di più quel bagaglio di esperienza che nessuno può vantare con quella carta d'identità. La Mercedes AMG Grand Prix potrebbe offrirgli il ruolo di terzo pilota. L'opportunità tedesca è interessante per tre ragioni: primo – Schumi ha ancora un anno di contratto e Jaime può ambire a rilevare il pluridecorato della F.1; secondo – avrebbe l'opportunità di girare al venerdì nelle libere, imparando la metodologia di lavoro di un top team; terzo – da giugno sulle frecce d'argento si inizierà lo sviluppo del motore V6 Turbo di 1600 cc che nel 2014 prenderà il posto degli attuali V8. Alguersuari, quindi, potrebbe essere destinato ad un importante ruolo di sviluppo di quell'unità, conducendo i test con la monoposto ibrida che la FIA concederà alle squadre. Un ultimo dubbio: i tecnici della Ferrari hanno visto la telemetria del catalano, fornendo il motore 056 alla Toro Rosso. I dati cosa dicono? Il ragazzo merita di essere parcheggiato, oppure bisognerebbe evitare che finisca da Ross Brawn e Aldo Costa? Il tempo ci darà una risposta...

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente La Williams cancella lo sponsor principale...
Articolo successivo Bianchi: "Vorrei un ruolo più importante in F.1"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera