La F1 pensa a nuove soluzioni per evitare gli unsafe release ai pit stop
Gli unsafe release avvenuti a inizio stagione hanno convinto la FIA a rivedere le procedure dei pit stop. A breve arriverà una proposta ai team per incrementare la sicurezza durante e dopo le operazioni di cambio gomme.
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
La Formula 1 sta pensando seriamente di modificare le procedure dei pit stop nel corso dei Gran Premi dopo le difficoltà avute da più team nel corso delle prime tre gare del Mondiale 2018. L'ultima di queste ha visto protagonista la McLaren, che ha mandato in pista Stoffel Vandoorne con una gomma non avvitata a dovere.
Nel fine settimana precedente era invece toccato alla Ferrari. Nel pit stop che poi è costato il ritiro a Kimi Raikkonen, uno dei meccanici addetti alla sostituzione della ruota posteriore sinistra si è rotto tibia e perone della gamba sinistra dopo essere stato travolto dalla SF71H del finnico partita prima della sostituzione della gomma.
Non possiamo dimenticare i due inconvenienti avuti dal team Haas a Melbourne, che hanno costretto al ritiro Grosjean e Magnussen nel giro di pochi minuti mentre si trovavano in piena lotta per posizioni molto interessanti all'interno della Top 10.
Gli unsafe release continuano a verificarsi nonostante i team abbiano adottato da anni sistemi automatizzati creati appositamente per permettere ai piloti di ripartire dal pit stop una volta terminate tutte le operazioni.
Il racing director della FIA Charlie Whiting ha rivelato che nelle prossime settimane presenterà alle squadre una possibile soluzione per diminuire questi unsafe release.
"Penso che possiamo introdurre alcune cose per migliorare la situazione, diminuire le probabilità d'errore", ha dichiarato Whiting a Motorsport.com. "Penso che abbiamo imparato qualcosa. Abbiamo bisogno di analizzare nuovamente tutto quanto per garantire che, ciò che facciamo, lo facciamo proprio per assicurarsi che tutti siano in grado di seguire queste nuove idee".
Le pistole usate ai pit stop hanno sensori che aiutano il meccanico che avvita il dado al portamozzo a capire se la gomma sia stata montata correttamente o meno e invia segnali quando il pit stop è stato completato. Quando ciò avviene, al pilota viene dato il via libera per ripartire.
Nel pit stop andato male per la Ferrari, quello ad Al Sakhir, ha inviato un segnale errato e a Raikkonen è stato dato il segnale di ripartenza. Questo ha fatto sì che la vettura investisse Francesco Cigarini, rompendogli una gamba.
Per evitare che si ripresentino situazioni del genere, Whiting vuole rinforzare il processo di sicurezza dei pit stop. E' possibile che tutti i team debbano adottare due sensori per pistola: uno per garantire il livello di avvitamento del dado, uno per controllare la sua posizione nel caso in cui sia stato montato erroneamente o vi siano stati altri problemi.
"Usando due sensori che dicono all'operatore se il lavoro è stato fatto correttamente, potremmo avere risultati migliori. Una volta avuti i due feedback dai sensori, l'operatore potrà spingere un bottone per dare il via libera al rilascio della vettura", ha proseguito Whiting.
"Non credo che avremo bisogno di standardizzare il procedimento. Abbiamo bisogno di fare in modo che gli operatori non siano in grado di dare l'OK al rilascio della vettura se le condizioni di sicurezza descritte non saranno state soddisfatte".
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