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La F1 discute di abolire le gallerie del vento dal 2030

La F1 Commission sta discutendo l'idea di limitare la ricerca aerodinamica al CFD vietando l'uso delle gallerie del vento in futuro. Toto Wolff, team principal Mercedes, pone una questione di sicurezza nel deliberare le monoposto con la simulazione numerica, ma si dichiara favorevole se ci sarà una transizione di 10 anni. Per Budkowski bisogna stare attenti: "Se si perde la correlazione con la pista ci si ritrova con una macchina diversa da quella pensata".

Sauber, galleria del vento

Sauber, galleria del vento

La Formula 1 sta studiando come dovrà diventare nel futuro. In F1 Commission è stata discussa la proposta di vietare l’uso delle gallerie del vento nello sviluppo dell’aerodinamica delle monoposto. L’idea è di arrivare al bando in un periodo di 10 anni, nella convinzione che si possano ottenere gli stessi risultati al CFD.

Il principio ispiratore di questo provvedimento è la forte riduzione dei costi, visto che la ricerca nel wind tunnel, insieme allo sviluppo dei motori, è uno dei campi di ricerca che richiedono più investimenti.

Il tema è sul tavolo della discussione e la tempistica spostata al 2030 dovrebbe permettere una fase di transizione che non dovrebbe creare scompensi nelle squadre. Toto Wolff, però, ha posto alcuni problemi in ordine alla sicurezza, sebbene il team principal Mercedes sia perfettamente consapevole che in una decade la tecnologia di ricerca al CFD farà dei passi avanti giganti, tali da giustificare la rinuncia alla galleria del vento.

Già oggi non è più uno strumento di ricerca, quanto un eccellente mezzo di convalida delle soluzioni.
"Penso che ci sia un convergenza larga sul fatto che a lungo termine si arriverà al bando delle gallerie del vento - ha detto Wolff - ma si tratta di un cambiamento normativo così massiccio che impatta anche su alcuni aspetti della sicurezza”.

"Non dobbiamo dimenticarci che queste sono le auto più veloci del pianeta, con il maggior carico aerodinamico e non vogliamo scoprire in pista con i piloti i problemi delle monoposto studiate solo al CFD".

Quella dell’austriaco non è una posizione oltranzista:
"Penso che fissare il 2030 come obiettivo per il divieto delle gallerie del vento possa essere un periodo congruo per tutti anche perché ci aiuterà a rendere lo sport più sostenibile dal punto di vista finanziario".

In realtà il problema non è solo legato alla sicurezza perché il direttore esecutivo di Renault, Marcin Budkowski, ha messo il punto anche su un aspetto più tecnologico rispetto al divieto nell’uso delle gallerie del vento…

"L’argomento non è nuovo, se ne parla da un po' – ha detto il polacco – questo passaggio si può fare a patto che ci sia una fase di passaggio sufficientemente lunga. Oggi le gallerie del vento sono una parte essenziale dello sviluppo di unai F1 e il rischio di sviluppare l’aerodinamica solo con la simulazione numerica è che si arrivi alla prima gara con la macchina che si comporta in modo completamente diverso da quello che ci si aspetta”.

“Il rischio, insomma, è che si possa perdere la correlazione con la pista: da questo punto di vista il wind tunnel è un elemento importante di validazione. La F1 ama le sfide e penso che in un periodo di dieci anni si possano affrontare e risolvere i possibili problemi per lavorare senza galleria. C’era chi voleva tempi più stretti, due o tre anni, ma non era credibile, mentro ora andiamo in una direzione realistica”.

La proposta, quindi, andrà avanti anche con il consenso della McLaren che si sta realizzando una nuova galleria del vento in sede, visto che da anni sfrutta uno dei wind tunnel della Toyota a Colonia. L’investimento del team di Woking rischia di avere una vita limitata al 2030, ma il team princuipal, Andreas Seidl non è contrario…

"La discussione aperta in F1 Commission che è ancora agli inizi ed è un provvedimento che vedremo nascere a lungo termine - ha spiegato il tedesco – credo che si possa pensare di abolire l’uso della galleria o di limitarne fortemente l’uso visto che il CFD progredisce

rapidamente, ma se si guarda cosa si può fare al giorno d'oggi con la simulazione numerica sappiamo che siamo ancora lontani dal non utilizzare più le gallerie del vento. Diamo tempo al tempo”.

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