La crisi della Williams non abbatte Kubica: "Non mi pentirò mai di aver provato a tornare in F1"
Robert Kubica ha detto di non aver alcun rimpianto di aver scelto di tornare in Formula 1, nonostante le difficoltà che sta incontrando la Williams a livello di competitività.
Foto di: Erik Junius
La Williams ha vissuto un inizio di stagione molto complicato, con la FW42 che è stata completata in ritardo rispetto all'inizio dei test e che per ora è risultata di gran lunga la monoposto più lenta sulla griglia.
Anche se vuole qualcosa in più che limitarsi a riempire un posto in griglia, Kubica ha sottolineato ancora una volta la sua soddisfazione personale per essere riuscito a tornare in Formula 1 dopo il suo grave infortunio, aggiungendo che il divertimento di guidare una monoposto di questo tipo comunque supera gli aspetti negativi di questa prima parte del 2019.
Quando gli è stato chiesto da Motorsport.com se avesse qualche rimpianto, Kubica ha detto: "No, perché alla fine ho preso la decisione dopo averci pensato per più di sei settimane l'anno scorso".
"Sapevo che sarebbe stata una sfida estremamente difficile per me tornare in uno sport così come competitivo come la Formula 1. Sapevo che sarebbe stata dura per la Williams, ma ammetto che non mi aspettavo di arrivare in Australia così impreparato".
"Non parlo dal punto di vista fisico, ma della guida: per me, prima dei test, quelli di Barcellona rappresentavan i giorni più importanti della mia vita da pilota negli ultimi otto anni, ma purtroppo non è andata come avremmo sperato. Questo mi ha messo in una posizione difficile, che ho dovuto affrontare qui e con cui rifarò i conti in Bahrain e probabilmente per un altro paio di gare".
"Ma spero e penso di non potermi pentire, anche se ho faticato qui in Australia. Mi è comunque piaciuto, perché è tutto molto diverso diverso rispetto a qualche tempo fa. Molto diverso!".
"Probabilmente è perché so da dove vengo. Non sono un ragazzo emotivo, ma alla fine, dopo la gara, per me è stato un grande risultato".
Dopo aver affrontato un fine settimana nel quale i dubbiosi hanno suggerito che possa faticare più del previso, Kubica ha detto che probabilmente non sarà mai in grado di mettere a tacere totalmente i punti interrogativi che lo circondano dopo l'infortunio al braccio che ha subito alla Ronde di Andora del 2011.
Tuttavia, è chiaro che è tornato in Formula 1 perché non si sarebbe mai perdonato se avesse rifiutato questa opportunità solo per prendere la strada più facile.
"Alla fine, a causa del mio limite, devomo mostrare sempre qualcosa in più degli altri, perché ci sono sempre persone che hanno dei dubbi nei miei confronti" ha detto.
"L'unica cosa che posso fare è cercare di fare il mio lavoro al meglio e cercare di concludere ogni Gran Premio con più aspetti positivi possibile. Non credo che le cose possano essere sempre positive al 100%. Puoi sempre fare meglio qualcosa. Anche se stai vincendo, puoi sempre migliorare".
"Sapendo come è cambiata la F1, penso di essere abbastanza onesto come me stesso per giudicare correttamente quello che devo imparare e quello in cui devo migliorare".
"Penso che solo questo approccio mi abbia riportato in Formula 1, oltre alla mia voglia di continuare a combattere".
"Altrimente per me sarebbe stato molto più facile accettare le opportunità che avrei avuto in GT3 o nel DTM, divertirmi, avere meno stress e probabilmente poter lottare per posizioni migliori".
"Ma in qualche modo c'è una ragione per cui sono qui e potrebbe anche essere che alla fine dell'anno rimpiangerò qualcosa, ma una cosa di cui non mi pentirò è averci provato. Questo è molto semplice".
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