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La colonna di Massa: "In Canada il primo ritiro, ma a Baku saremo ok"

Felipe Massa ringrazia la Williams per avergli ricostruito la macchina dopo il crash del venerdì causato dalla ritardata chiusura del DRS. Il brasiliano commenta il primo ritiro stagionale, ma elogia l'ennesimo pit stop più veloce.

Felipe Massa, Williams F1 Team

Felipe Massa, Williams F1 Team

XPB Images

Felipe Massa

Felipe Massa è un pilota di Formula 1 che corre attualmente per il team Williams.

Felipe Massa, Williams nella sfilata dei piloti
Felipe Massa, Williams FW38 crashed in the first practice session
Felipe Massa, Williams F1 Team
Felipe Massa, Williams FW38 crashed in the first practice session
The Williams FW38 of Felipe Massa, Williams is recovered back to the pits on the back of a truck aft
Felipe Massa, Williams FW38
Valtteri Bottas, Williams FW38, precede Felipe Massa, Williams FW38, all'uscita della pit lane
Felipe Massa, Williams FW38
Felipe Massa, Williams FW38
Felipe Massa, Williams
Felipe Massa, Williams FW38
Felipe Massa, Williams FW38 fa un pit stop
Felipe Massa, Williams FW38 fa un pit stop
Felipe Massa, Williams FW38 at the start of the race

Sono rientrato dal Gran Premio del Canada con sensazioni contrastanti. Da una parte domenica scorsa c’è stato il mio primo ritiro stagionale dovuto ad un problema alla power unit, e questo ha interrotto la striscia di risultati in zona punti iniziata lo scorso mese di marzo a Melbourne. Ma ci sono stati anche aspetti positivi, ad iniziare da una Williams che ha confermato a Montreal di avere una buona performance quando c’è da scendere in pista su tracciati medio-veloci.

Il botto del venerdì per un guaio al DRS

Tornando al mio weekend canadese, faccio un passo indietro, all’inizio poco fortunato dello scorso venerdì, quando nella prima sessione di prove libere sono stato protagonista di un incidente alla prima curva. Ero sceso in pista da pochi giri utilizzando una nuova ala posteriore, progettata appositamente per le piste a basso carico aerodinamico. Quando sono arrivato alla frenata di “curva 1” ho perso il retrotreno nel momento in cui ho azionato il pedale del freno. Il tutto senza alcun preavviso, e sono finito violentemente contro le barriere.

Dopo aver analizzato l’accaduto con i miei ingegneri, è emerso che a causare l’uscita di pista è stato un problema al sistema DRS. Il dispositivo è rimasto aperto qualche istante in più del dovuto, ma purtroppo in quel piccolo lasso di tempo sono arrivato nel punto di staccata. La frenata con minor carico aerodinamico ha comportato l’innesco dell’incidente. Io me la sono cavata molto bene, e la squadra è stata fantastica: tutti hanno lavorato sodo riuscendo a riparare la monoposto in tempo per essere in pista nella sessione pomeridiana. Purtroppo molte delle novità tecniche portate a Montreal erano disponibili in un unico esemplare, e l’incidente ha danneggiato irrimediabilmente molte di queste componenti.

Ho dovuto rinunciare alle novità tecniche

Ho dovuto quindi proseguire il weekend senza la migliore configurazione che avevamo preparato per la pista canadese. Il nostro passo comunque è stato buono. Il giro in qualifica mi ha soddisfatto molto, essendo riuscito ad essere vicinissimo al mio compagno di squadra pur con una configurazione della monoposto non ottimale. Ed anche in gara c’era tutto per poter concretizzare un buon risultato. Ero certo di poter incrementare il punteggio nella classifica di campionato, ma un problema alla power unit ha messo fine alla mia gara. Come ho già accennato, da Montreal sono comunque arrivate anche indicazioni positive.

Andremo bene anche a Baku

Alla luce dei riscontri che abbiamo raccolto sul circuito Gilles Villeneuve credo che avremo delle buone chance nelle prossime piste in calendario, a cominciare dal prossimo weekend a Baku. È un tracciato sconosciuto, ma con un rettilineo molto lungo che dovrebbe sposarmi bene con la nostra monoposto. Ci sono anche altri tratti simili al circuito di Sochi, pista che insieme a quella di Montreal si è adattata al meglio alla nostra vettura. Anche le successive tappe in calendario di Red Bull Ring, Silverstone ed Hockenheim, mi sembrano tutte potenzialmente ottime per noi. Quest’anno abbiamo visto una grande alternanza dei valori in campo in base alla tipologia dei tracciati. A parte la Mercedes, ci sono monoposto che su alcune piste possono ambire a risultati importanti, e magari la tappa successiva le si ritrova molto più indietro. Credo che anche noi avremo le nostre chance, soprattutto in questa fase del Mondiale.

C'è un livellamento delle performance

Ma ovviamente non mi aspetto alcuna passeggiata, perché i valori in campo sono sempre più livellati. Ricordo che lo scorso anno in pista c’erano importanti differenze di velocità massima a nostro favore, ma a distanza di dodici mesi la situazione è molto cambiata. La stabilità dei regolamenti porta sempre ad un livellamento generale della performance, ed a Montreal abbiamo visto che in cinque chilometri orari di velocità massima erano raggruppate dieci monoposto. Se poi, come lo scorso weekend, le temperature basse non favoriscono il degrado della gomma, allora le chance per poter sorpassare sono davvero poche. Ora però è tempo di concentrarsi su Baku. Le immagini che ho visto sul tracciato mi hanno molto incuriosito, e non vedo l’ora di essere in pista. Sarà molto più dettagliato tra una settimana, dove spero di potervi raccontare di un primo grande weekend in Azerbaijan. Un’ultima cosa: ancora una volta i nostri pit-stop sono stati i più veloci in assoluto. Non posso che congratularmi con tutti i ragazzi e incitarli con un… avanti così!

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