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La colonna di Massa: "Avrei potuto vincere il GP di Baku"

Il brasiliano racconta perché si è dovuto ritirare mentre era terzo dietro a Hamilton e Vettel: "Si è rotto un ammortizzatore e prima di imbocare la pit lane sono stato passato da Ricciardo e Lance che poi ho visto sul podio. Mi rifaccio in Austria".

Felipe Massa, Williams

Felipe Massa, Williams

Sutton Motorsport Images

Felipe Massa, Williams
Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams
Felipe Massa, Williams FW40 retires
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, battles, Felipe Massa, Williams FW40, at the restart
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, battles, Felipe Massa, Williams FW40, at the restart
Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams
Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams
Felipe Massa, Williams FW40
Felipe Massa, Williams

Ad un certo punto del Gran Premio di Azerbaijan ho pensato che la corsa avrebbe potuto essere tra quelle che un pilota conserva tra i ricordi più belli, ed invece l’esito finale mi ha visto nella lista dei ritirati.

Zero punti, e tanto rammarico per una gara in cui la chance per cogliere un risultato di grande importanza era a portata di mano. Sia nelle prove libere che in qualifica ho avuto un feeling molto buono con la mia Williams, ero certo che saremmo entrati agevolmente nella top-10, come poi confermato dai risultati.

Potevo vincere il Gran Premio!

Quello che non potevo immaginare è che ad un certo punto della corsa sarei stato nelle condizioni di vincere il Gran Premio. Questa possibilità è emersa durante la sosta imposta dalla direzione-gara con l’esposizione della bandiera rossa.

Sin dai primi giri del Gran Premio mi sono accorto che avrei potuto ambire a qualcosa in più di un piazzamento in zona punti. Ho passato le due Force India e Kimi con una certa facilità, e mi sono portato in terza posizione dietro Hamilton e Vettel.

Non potevo sapere, ovviamente, che entrambi avrebbero poi affrontato dei problemi imprevisti, ed ero certo che dopo la neutralizzazione con bandiera rossa avrebbero preso il largo. Ma l’idea di salire sul podio era già una grande soddisfazione.

Ma si è rotto un ammortizzatore

Quando abbiamo avuto l’okay per tornare in pista ho subito sentito che qualcosa non funzionava sulla monoposto. Ho sperato per qualche istante che potesse essere un problema risolvibile, ma subito dopo ho capito che si trattava di un guasto meccanico.

Una volta tornato ai box è stato scoperto il problema che ha reso la monoposto inguidabile: un ammortizzatore. Poco prima di imboccare la pit-lane e ritirarmi sono stato passato da Ricciardo e Lance, che poi poco dopo ho rivisto sul podio.

Ho festeggiato il secondo posto di Lance

La mia gara si è conclusa con molta delusione, ma ho assistito ai giri mancanti dal muretto-box festeggiando con il team il primo podio in Formula 1 conquistato da Lance. Ovviamente avrei preferito esserci anche io su quel podio, ma non si possono combattere gli imprevisti, ed alla fine sono stato contento per la squadra e per Lance.

Ha usato il mio assetto e si è adattato

Dopo i primi punti nel Mondiale conquistati in Canada la sua fiducia è aumentata, e mi fa piacere che abbia deciso di utilizzare le mie scelte di set-up adattando il suo stile di guida. Ha iniziato ad utilizzare il mio assetto (molto più sovrasterzante di quello che lui utilizzava abitualmente) già nel primo giorno, ed ha avuto la capacità di adattarsi molto bene senza commettere errori. Nelle prime gare per Lance è stata dura, ma sono contento che tra Montreal e Baku la sua stagione abbia preso una direzione differente.

Sono rimasto sorpreso da Sebastian

Abbiamo lasciato Baku commentando i molti episodi che ci ha offerto il Gran Premio di Azerbaijan, ed ovviamente parlando anche di quanto accaduto tra Vettel e Hamilton. Ho visto come tutti le immagini televisive, ed al di là della possibilità che Lewis possa o meno aver frenato sorprendendo Sebastian, mi ha un po’ sorpreso la sua reazione.

Al Red Bull Ring con novità

Adesso ci stiamo preparando alla tappa del Gran Premio d’Austria. Quella del Red Bull Ring è una pista sulla quale la tradizione della Williams Martini Racing è positiva, ed avremo a disposizione sulle monoposto delle evoluzioni.

Spero che anche in Austria ci si possa confermare nelle posizioni a ridosso del podio, ho voglia di riprendermi quanto perso nelle ultime due gare. Conto di poter tornare quanto prima a conquistare dei punti importanti per la classifica di campionato, visto che sia a Montreal che a Baku non ho potuto concretizzare un potenziale velocistico notevole.

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