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Kubica: "Non ho mai atteso così tanto per percorrere una dozzina di giri!"

Il pilota polacco analizza con lucidità la situazione del team Williams che ha fatto debuttare la su FW42 nel terzo giorrno di test: "La situazione non è l’ideale. Abbiamo fatto delle prime prove per vedere che tutto stesse insieme. Vedremo dove saremo nel prossimo test".

Robert Kubica, Williams FW42

Robert Kubica, Williams FW42

Jerry Andre / Motorsport Images

“Maglio tardi che mai”. Robert Kubica ha commentato così i primi giri completati nei test di Barcellona, nel quarto giorno di prove a Montmelò. Mentre la Williams FW42 muoveva i primi timidi passi sul circuito di Catalunya, nei box avversari i contachilometri avevamo mediamente superato quota 2.000. Un ritardo può anche accadere in tutte le attività, ma in Formula 1 perdere quello che i britannici chiamano ‘track-time’, ovvero il tempo trascorso in pista, è un errore che rischia di ripercuotersi sull’intera stagione.

Immaginate una lunga maratona, ed un concorrente che scatta 5 minuti dopo gli avversari: sulla carta può recuperare, ma sarà chiamato ad uno sforzo notevole. Se poi a scattare in ritardo è l’ultimo dei team favoriti, la strada sarà ancora più in salita.

In questi contesti ci sono anche due piloti come George Russell e Robert Kubica, entrambi affamati di chilometri essendo al debutto assoluto ed al rientro dopo ben otto anni di assenza.

La prossima settimana sarà cruciale per la Williams, una delle settimane più importanti nella storia del team inglese. Se la FW42 si confermerà nata bene, quanto basta per riuscire a contendere posizioni almeno ad un paio d’avversari, allora la squadra tornerà a vedere la luce in fondo al tunnel, viceversa ogni scenario (tra i peggiori) sarà possibile.

In questo contesto chi ha radiografato il momento è stato Kubica, insieme a Russell, una delle vittime maggiori del clamoroso ed inatteso ritardo Williams.

Robert, che bilancio fai di questa prima metà di prove invernali?
“La situazione l’avete vista tutti, non è l’ideale. Abbiamo fatto delle prime prove per vedere che tutto stesse insieme, la macchina alla fine è arrivata in pista, ma al momento la preoccupazione è sulle ripercussioni che potrà avere questo ritardo. Io faccio il pilota, nel team ognuno deve fare il suo. Sono 8 anni che non corro in Formula 1, ho bisogno di girare e prepararmi”.

Hai avuto modo di ricavare qualche primissima impressione sulla monoposto?
“Ho completato solo dodici giri ‘tirati’, e la mia mattinata in pista non è stata ovviamente delle più semplici: per noi l’ultimo giorno di prove è stato in realtà il primo”.

Sei molto preoccupato per la situazione che si è creata?
"Sarebbe ovviamente stato meglio avere la possibilità di conoscere la monoposto, iniziare ad avere un certo feeling, soprattutto considerando che il Gran Premio d’Australia non è così lontano. Intendo una preparazione complessiva, sia per i piloti che per il team, ma vista la situazione dobbiamo adattarci e continuare a lavorare. La speranza è che il ritardo sia limitato a queste prove, e che si possa in qualche modo prepararci per l’Australia la prossima settimana”.

Rispetto alla monoposto 2018 credi che la FW42 sia un passo avanti?
"In un certo senso è un passo avanti, ma la domanda è quanto questo passo sia grande rispetto a quello fatto dagli avversari? Considerando i riscontri del 2018, il nostro punto di partenza non era certo dei migliori, quindi per recuperare terreno siamo chiamati a fare un passo avanti maggiore dei nostri avversari diretti, altrimenti ci ritroveremo dove eravamo dodici mesi fa. Ma con i pochi riscontri che abbiamo oggi non è corretto parlare di prestazioni, aspettiamo la prossima settimana e vedremo dove saremo”.

Vi aspetta un vero e proprio tour-de-force?
“Al momento possiamo dire di aver completato uno shake-down, nei giri che ho percorso avrei potuto tirare un po' di più, ma non era questo l’obiettivo. Dovevamo raccogliere dati da fornire agli ingegneri ed al reparto aerodinamico, e provare a capire il massimo possibile della monoposto nel tempo che avremo a disposizione. Ogni chilometro sarà prezioso”.

Ti abbiamo visto in pista per molti giri con i rastrelli…
“Sicuramente non è entusiasmante, ma come ho detto sono quelle fasi di lavoro che vanno affrontate con una monoposto nuova. Quando completeremo questa parte di attività avremo l’opportunità di girare e prepararci al meglio per Melbourne”.

Vedremo una macchina diversa la prossima settimana?
"Ci sono ancora dei particolari che saranno in pista nei prossimi test, probabilmente non tante cose, ma comunque delle soluzioni differenti”.

Sei stato deluso dal ritardo con cui la monoposto è arrivata in pista?
“Non è l'ideale, ma ho imparato nella vita non sempre le cose vanno come vorresti. Dobbiamo avere rispetto per chi lavora, e le condizioni non sono sempre quelle che ci si aspetta. D'altra parte dobbiamo però capire cosa è successo, perché abbiamo perso tre o quattro giorni di prove. Non sta a me analizzare questi aspetti, alla fine sono un pilota e svolgo un lavoro diverso”.

Come hai trascorso i giorni di forzata inattività?
“Posso dire di non aver mai atteso così tanto per percorrere una dozzina di giri! Sono qui da oltre una settimana, ma l’attesa non è stata dura solo per me, bensì per tutto il team. Alla fine la monoposto è arrivata, e ci sono persone che hanno lavorato senza sosta per provare a recuperare il ritardo”.

Al di là dell’attività ridotta, qual è la tua sensazione alla viglia del tuo ritorno ufficiale in pista?
“So che devo cercare di prepararmi il più possibile, anche se poi senza macchina è difficile prepararsi! Se voglio vedere il bicchiere mezzo pieno, allora dico che i problemi è meglio averli ora piuttosto che nel corso della stagione”.

È importante, in questa fase, mantenere la squadra motivata?
“Ognuno è responsabile del suo ruolo, e da parte mia devo concentrarmi su come dare il meglio quando sono in pista. È il mio modo per dare un contributo al team, e spero che il gruppo continuerà a remare compatto nella stessa direzione garantendo il massimo sforzo. È ciò che mi auguro”.

Robert Kubica, Williams FW42

Robert Kubica, Williams FW42

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams

Robert Kubica, Williams

Foto di: Williams F1

Tifosi e cartelloni per Robert Kubica, Williams Racing

Tifosi e cartelloni per Robert Kubica, Williams Racing

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

robert Kubica, Williams FW42, sidepod

robert Kubica, Williams FW42, sidepod

Foto di: Giorgio Piola

Robert Kubica, Williams FW42 e cartelloni dei tifosi sulla tribuna principale

Robert Kubica, Williams FW42 e cartelloni dei tifosi sulla tribuna principale

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42

Robert Kubica, Williams FW42

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42, in testacoda

Robert Kubica, Williams FW42, in testacoda

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42, in testacoda

Robert Kubica, Williams FW42, in testacoda

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42, con sensori aerodinamici

Robert Kubica, Williams FW42, con sensori aerodinamici

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42, con sensori aerodinamici

Robert Kubica, Williams FW42, con sensori aerodinamici

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42, con sensori aerodinamici

Robert Kubica, Williams FW42, con sensori aerodinamici

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42, con sensori aerodinamici

Robert Kubica, Williams FW42, con sensori aerodinamici

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42 e Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10

Robert Kubica, Williams FW42 e Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42 e Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10

Robert Kubica, Williams FW42 e Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42 e Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10

Robert Kubica, Williams FW42 e Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42

Robert Kubica, Williams FW42

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42, con sensori aerodinamici

Robert Kubica, Williams FW42, con sensori aerodinamici

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42

Robert Kubica, Williams FW42

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42

Robert Kubica, Williams FW42

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42

Robert Kubica, Williams FW42

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

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