Kubica: "I problemi della vettura hanno cambiato il mio ruolo alla Williams"
Il pilota polacco pensava di svolgere un ruolo di pilota di sviluppo ma si è trovato a dover mettere una pezza ad una Williams nata male. Kubica si è detto motivato per la sfida imprevista e pronto a tornare a correre.
Robert Kubica, Williams FW41, con vernice aerodinamica sull'intera monoposto
Mark Sutton
Robert Kubica si è unito al team Williams in questa stagione nel ruolo di pilota di riserva e di sviluppo ed ha compiuto un grande lavoro sia al volante della vettura che con i suoi suggerimenti al di fuori dall'abitacolo.
Il polacco si è comunque detto certo che, qualora la Williams avesse avuto una vettura competitiva, avrebbe potuto contribuire in maniera ancora più influente.
"Nella situazione in cui ci troviamo adesso stiamo lavorando per risolvere dei problemi e questo è un ruolo differente da quello che mi aspettavo" ha dichiarato Kubica a Motorsport.com.
"Se avessimo avuto una vettura priva di difetti il mio impatto sul lavoro sarebbe stato certamente superiore".
"D'altra parte lavoro al simulatore e sto cercando di migliorare questo aspetto tecnico del team. Partecipo anche alle riunioni tecniche ed altre cose di questo tipo".
"E' una situazione in cui devi essere aperto mentalmente e mi sento soddisfatto del lavoro che sto svolgendo sia per me che per il team".
Kubica ha guidato la Williams in cinque giornate di test ed ha partecipato a due sessioni di Libere in Spagna e Austria affermando di apprezzare a sorpresa questo nuovo ruolo.
"E' stata una piacevole sorpresa per me. Pensavo che sarebbe stato difficile guardare gli altri piloti correre, ma questa chance mi ha dato l'opportunità di continuare a vivere la mia passione anche se con un ruolo differente".
"Non vedo aspetti negativi nel non correre a differenza degli altri piloti".
Kubica ha poi affermato come non abbia alcun interesse a spingere al massimo durante le giornate in pista perché non ha bisogno di impressionare nessuno nonostante la sua voglia di tornare a correre full time.
"Qualcuno potrà dire che devo mostrare tutto il mio potenziale visto che voglio tornare correre. Questo è vero, ma se qualcuno crede che io sia ancora in grado di essere competitivo bene, altrimenti si potranno trovare un centinaio di scuse per negarlo".
"Quello che è importante è il mio feeling al volante. Non vedo la necessità di dover sempre spingere al massimo".
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