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Kubica: "Ho fatto un lavoro aerodinamico importante in ottica 2019. Il mio crono? Non ha senso guardarlo"

Il polacco ha fatto tante prove aerodinamiche in vista della prossima stagione sulla Williams FW41, ma con gomme Ultrasoft è stato più veloce dei piloti titolari. "Ora le sensazioni sono migliori rispetto a un anno fa", ha aggiunto.

Robert Kubica, Williams FW41, con dei sensori aerodinamici

Robert Kubica, Williams FW41, con dei sensori aerodinamici

Mark Sutton / Motorsport Images

Secondo tempo al mattino, diventato poi sesto dopo che nel pomeriggio ha completato una lunga serie di long-run. Dodici mesi fa Robert Kubica tornava in pista in una sessione di test collettiva dopo una pausa iniziata nel febbraio del 2011, scoprendo una nuova generazione di monoposto e soprattutto scoprendo sé stesso in una nuova sfida. Dodici mesi sono cambiate molte cose, a parte una.

Come nel 2017 è bastata la presenza ad un giorno di test per attirare sulla tribuna di fronte al box della Williams duecento tifosi polacchi che per intensità di tifo avrebbero potuto far concorrenza ai più fedeli supporter degli stadi inglesi. A fine giornata, dopo una lunga serie di simulazioni di gara, Kubica ha nascosto a fatica la soddisfazione per quanto fatto in pista, riconoscendo un percorso di affiatamento, tutt’altro che semplice, iniziato esattamente un anno fa.

Come ti sei sentito in macchina?
“Tutto ok. Abbiamo completato un programma che ha compreso una raccolta di dati mirati a del lavoro sul progetto 2018 ma anche tante prove destinate alla monoposto del prossimo anno. Personalmente la sensazione è stata molto buona, dodici mesi fa ero qui con la Renault per la prima prova al volante di una monoposto di questa generazione, e dopo un anno posso dire che tutto è diventato più semplice. Nel 2017 era tutto nuovo, c’erano molti aspetti della gestione della vettura con cui ho dovuto familiarizzare, perché questa generazione di vetture è molto diversa dalla precedente. Ora tutto è più facile ed ovviamente ho più fiducia”.

Qual è il feeling con le ali anteriori del 2019 che hai provato oggi?
“Sono più…grandi, ma per il resto è troppo presto per dire di più. È stato un lavoro importante per gli aerodinamici, che hanno bisogno di informazioni importanti per la monoposto 2019, come ad esempio la variazione dei flussi verso il posteriore. Abbiamo anche provato una nuova livrea nell'ultimo run…avete visto quanta vernice? Sembrava carina, magari sarà utilizzata il prossimo anno!”.

Hai in programma altri test con la Williams?
“Si, ad Abu Dhabi. Diciamo che avrò una lunga pausa...”.

Con quale mescola hai ottenuto il tuo giro più veloce?
“Con le ultrasoft montate nel turno del mattino, nel pomeriggio il nostro programma di lavoro prevedeva solo soft”.

Come mai non hai montato le hypersoft?
“Non era nel programma. Ho ottenuto dei tempi molto buoni con le soft, ma al di là del riscontro cronometrico, la sensazione durante i long-run è stata molto buona, e sono più contento di questo aspetto che di un crono più appariscente ottenuto con mescola molto morbida”.

Ovviamente non è comunque passato inosservato che il tuo crono è stato migliore di quelli ottenuti dai piloti titolari lo scorso weekend.
“La pista era migliore, e poi non importa, sono confronti che non hanno senso”.

Ti abbiamo visto girare in pista anche in bici. I tempi?
“Non li ho presi! Ma non ho spinto, mi stavo solo allenando un po'”.

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