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James Allen: il report UBS sulle strategie della gara di Monza

Il GP d'Italia non è mai la gara più interessante della stagione da un punto di vista strategico, essendo certa una sola sosta. Ma in termini di tattiche tra Mercedes e Ferrari è stato affascinante.

James Allen on F1, Monza

James Allen on F1, Monza

James Allen

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Fin dalle libere di venerdì è stato chiaro che la Mercedes aveva il pacchetto più competitivo per Monza, cosa che non era inaspettata. Ma la Ferrari non aveva trovato la messa a punto ideale e sabato non ha potuto risolvere la situazione a causa della pioggia.

Dopo una qualifica deludente sul bagnato, le Ferrari non si sono trovate solo dietro alle Mercedes, ma anche a due monoposto con i motori della Casa tedesca, una Williams ed una Force India.

Qui analizzeremo cosa è successo a quel punto e come la tattica della Ferrari possa avere più a che fare con la prossima gara di Singapore che non con quella di Monza.

Vedremo come Daniel Ricciardo e la Red Bull hanno scelto una strategia alla Sergio Perez per ottenere un magnifico quarto posto, davanti alla Ferrari di Kimi Raikkonen. La cosa curiosa poi è che questa volta Perez non ha fatto il Perez.

 Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08, passes Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H, in the Parabolica
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08, passa Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H, alla Parabolica

Photo by: Steven Tee / LAT Images

Le aspettative prima della gara

Monza è stata tradizionalmente una gara con una sola sosta, in quanto il gap tra chi viaggia in pista a 360 km/h e chi invece va ad 80 km/h in pitlane, rende poco attraente l'idea di fare più soste.

Anche quest'anno la Pirelli ha portato le gomme supersoft, oltre alle soft ed alle media. Come già capitato spesso in questa stagione, le squadre hanno utilizzato solo le due mescole più morbide in gara.

Entrambe erano in grado di coprire una trentina di giri in gara e non c'era una differenza di ritmo significativa tra le supersoft e le soft. I giri da fare prima della sosta erano abbastanza chiari, anche se il degrado è stato più basso domenica rispetto a venerdì, quindi c'è stato spazio per giocare.

La gara poteva essere insolita per diversi aspetti: la pioggia in qualifica aveva aperto alla possibilità di scegliere liberamente le gomme in griglia, piuttosto che avere i soliti vincoli riservati ai piloti delle prime cinque file. La maggior parte ha optato per le supersoft, per avere più grip alla partenza. Inoltre è stata una gara senza bandiere gialle, una cosa che succede molto raramente.

La griglia vedeva le due Mercedes in prima ed in quarta posizione, separate dalla Williams di Stroll e dalla Force India di Ocon. Le Ferrari invece si sono schierate in quinta e sesta posizione, con Raikkonen davanti a Vettel.

Indietro invece Verstappen e Ricciardo, che hanno dovuto pagare delle penalità per aver sostituito delle componenti del motore, decidendo quindi di partire con le gomme soft. La fase iniziale della gara, quando erano in lotta con delle vetture più lente, era quella ideale per usare le gomme soft, montando poi le supersoft quando avevano pista libera.

Se fai questa scelta, devi evitare di avere contatti nelle prime fasi, perché altrimenti le supersoft non arrivano alla fine della gara e sei obbligato a fermarti di nuovo. Questo è quello che è accaduto a Verstappen dopo il contatto con Massa, che ha distrutto la sua gara.

Nelle retrovie, Alonso e Grosjean hanno fatto le stessa scelta delle Red Bull. Questo è inusuale per Alonso, che ama partire con le stesse gomme dei migliori, per quanto possa partire indietro.

 Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing

Photo by: Charles Coates / LAT Images

Ricciardo da 16esimo a quarto e davanti a Raikkonen

Uno dei protagonisti della giornata è stato Daniel Ricciardo, che è arrivata a soli quattro secondi dal podio dopo aver preso il via in 16esima posizione per una penalità. Ha usato la stessa strategia che aveva impiegato nel 2015 per risalire da P15 a P8 e che Sergio Perez aveva sfruttato con la Sauber nel 2012, chiudendo addirittura secondo dopo essere partito 12esimo.

L'idea è quella di cominciare con la gomma più dura e di fare un primo stint lungo e poi attaccare con la gomma più morbida alla fine. Una strategia che funziona molto bene a Monza, perché è possibile superare.

L'obiettivo di Ricciardo era la Ferrari. Il pilota della Red Bull aveva osservato il passo delle Rosse nella giornata di venerdì. Ma avrebbe dovuto superare molte vetture, perdendo tempo rispetto alle Ferrari, a meno che queste non venissero bloccate da Ocon e Stroll.

Vettel li ha superati, ma Raikkonen ha dovuto lottare parecchio e questo ha gettato i semi della sua giornata deludente.

Force India e Williams sono in lotta per il quarto posto nella classifica Costruttori e così si sono marcate a vicenda a livello strategico. Quando Ocon ha superato Stroll al via, il canadese è rimasto con lui e Raikkonen si è agganciato alla coppia.

La cosa da fare in una situazione questa per la Ferrari era lasciare che loro si facessero l'undercut a vicenda e poi superarli sfruttando il ritmo migliore con la pista libera.

Ma questo non è accaduto perché Raikkonen ha chiesto con insistenza delle gomme nuove, prima che la Ferrari lo facesse rientrare al 15esimo giro. Il problema è che questa è una mossa che paga solamente quando monti delle gomme molto più prestazionali di quelle che stavi utilizzando. In questa situazione, alla fine del 14esimo giro e con un basso degrado, non è stato così.

Raikkonen ha passato Stroll, ma solo perché il pilota della Williams ha avuto un cambio gomme lento, ma Ocon è stato in grado di coprirsi da entrambi, mantenendo la posizione.

Tutto questo ha giocato a favore di Ricciardo e della Red Bull. Ha fatto un primo stint molto lungo e quando poi è ripartito le sue supersoft nuove erano di gran lunga superiori alle soft usate di Raikkonen.

Alla fine poi il pilota australiano è quasi arrivato ad insidiare il terzo posto di Vettel, ma il pilota della Ferrari è riuscito a seguire la situazione.

 Esteban Ocon, Sahara Force India F1 VJM10, Lance Stroll, Williams FW40
Esteban Ocon, Sahara Force India F1 VJM10, Lance Stroll, Williams FW40

Photo by: Charles Coates / LAT Images

Force India e Williams più avanti rispetto al solito

Facciamo un passo indietro e consideriamo il ruolo che hanno avuto i due outsider in questa gara. Il grafico delle posizioni in gara (in basso) è molto chiaro. Le Force India e le Williams hanno goduto di un margine più grande sulle vetture di centro gruppo rispetto al solito, ma anche rispetto al Canada, che è un'altra pista a basso carico. Ma allora perché è successo?

Una teoria ha a che fare con la mappa che la Mercedes ha scelto di utilizzare sulle vetture di Ocon e Stroll domenica, così come sulle macchine ufficiali.

Trovandosi in una posizione in cui potevano utilizzare Ocon come tampone tra loro e le Ferrari, c'era l'opportunità non solo di ottenere il massimo a livello di punti, ma anche di massacrarli nella gara di casa, cosa che inevitabilmente avrebbe avuto delle conseguenze.

Questi motori ibridi di Formula 1 dispongono di varie mappature che possono essere utilizzare e si riferiscono al "danno" che il fornitore permette di fare ai piloti utilizzandolo a massimo regime. Normalmente viene spinto al massimo alla partenza ed alla ripartenza dalla Safety Car, ma esclusi questi casi si cerca sempre di ridurre la potenza per aumentare l'affidabilità e la longevità dei motori.

Force India e Williams comunque solitamente sono delle vetture molto forti in rettilineo. Tuttavia, un'analisi approfondita dei dati sulle velocità di punta viste a Monza domenica, indica che la Mercedes ha permesso ad Hamilton e Bottas così come ai due "clienti" Ocon e Stroll, di avere un motore più spinto del solito.

 Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08

Photo by: Sam Bloxham / LAT Images

Per esempio, alla speed trap della prima curva, le Mercedes hanno registrato valori tra i 328 ed i 330 km/h senza scia (con la scia fino a 350 km/h). E' interessante notare che non esiste una vera distinzione tra le vetture che utilizzavano il motore 4 e quelli che utilizzavano il motore 3 qui. E questo è andato avanti per gran parte della corsa.

Nel frattempo la Ferrari ha fatto 316-318 km/h costantemente, quindi aveva un disavanzo di oltre 10 km/h sul rettilineo in ogni giro.

Vettel ha terminato 36 secondi dietro al vincitore Hamilton dopo 53 giri e i clienti hanno rovinato la giornata di Raikkonen. Sul podio Hamilton ha anche detto: "Il motore Mercedes è migliore del motore Ferrari".

Successivamente, il presidente della Ferrari, Sergio Marchionne ha parlato di distacco "imparazzante" per le Rosse.

Questa gara si può anche leggere dicendo che si sapere che la Mercedes avrebbe vinto a Monza, ma che la gara ha presentato anche un'occasione per infliggere dolore alla Ferrari nel suo GP di casa. Un'occasione per sconvolgere la Ferrari, sperando che questo possa avere dei contraccolpi sui preparativi per la prossima gara, quella che si prevede che vincerà la Ferrari a Singapore.

Tornando a Maranello, la Ferrari ora deve cercare di dimenticare rapidamente Monza e assicurarsi di riuscire a fare il proprio gioco a Singapore. Vettel subito dopo la gara ha detto di volersi concentrare sugli aspetti positivi, piuttosto che lanciare segnali negativi, come ha fatto il presidente Marchionne.

Vettel sapeva che quello di Monza non sarebbe stato il weekend migliore per la Ferrari già arrivando nel paddock giovedì, ma non vuole che la squadra perda attenzione prima di una gara che deve assolutamente vincere a Singapore.

 Winner Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, second place Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08
Il vincitore Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, e il secondo Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08

Photo by: Charles Coates / LAT Images

L'analisi dei grafici

Guardando al passo di Ocon e Stroll nel primo stint rispetto agli altri piloti di centro gruppo (ad esempio quelli di Toro Rosso e Renault, con i quali normalmente battagliano, i distacchi sono più grandi del normale. Questo è in parte dovuto alla situazione insolita del motore Mercedes gestito ad un alto regime.

Osservando poi la differenze del giro in cui si è fermato Raikkonen (15) e quello in cui lo ha fatto Vettel (31), è chiaro che Raikkonen avrebbe potuto aspettare piuttosto che tentare l'undercut su Ocon.

Bisogna notare poi anche la progressione di Ricciardo una volta che è riuscito ad avere pista libera. Non è andato nel panico quando le sue gomme si sono scaldate nel traffico e questo ha dato i suoi frutti con il quarto posto finale.

James Allen on F1, race history
James Allen on F1, tyre strategy

 

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