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Jackie Stewart attacca le vie di fuga di Tilke

"Chi sbaglia non perde più niente: questa non è sicurezza, è abuso di privilegi"

In questi giorni in molti si stanno interrogando sulla possibilità che veramente l'introduzione dell'ala mobile posteriore possa permettere un incremento dei sorpassi in Formula 1. I piloti sembrano avere diversi dubbi a riguardo, soprattutto per l'astrusità delle norme che la FIA ha imposto per questo particolare tecnico, come la possibilità di utilizzarlo in una sola area del circuito e quando il distacco dalla vettura che precede è inferiore al secondo. In ogni caso c'è anche chi pensa ancora che il problema di fondo per i sorpassi siano soprattutto i tracciati. Dalla sua colonna sul Daily Telegraph, Jackie Stewart ha dato un nuovo punto di vista molto particolare sul duello mancato tra Fernando Alonso e Vitaly Petrov ad Abu Dhabi, cui forse nessuno aveva pensato fino ad oggi. Secondo il tre volte campione del mondo, infatti, è vero che le caratteristiche della pista di Yas Marina, ma anche quelle aerodinamiche delle monoposto, hanno impedito al ferrarista di attaccare concretamente il russo, ma secondo lui gli hanno anche permesso di mantenere ingiustamente la posizione nei confronti di Mark Webber, nonostante alcuni errori evidenti. "A Yas Marina Alonso è finito fuori dalla pista in almeno quattro occasioni mentre cercava di recuperare sulla Renault" ha spiegato. "E, incredibilmente, la vettura di Mark Webber che lo seguiva da vicino non è stata in grado di superarlo. Le vie di fuga sono prive di qualsiasi ostacolo, quindi Alonso è stato libero di continuare a commettere errori senza perdere la sua posizione: credo che questo sia decisamente ingiusto". Lo scozzese, dunque, punta il dito contro le vie di fuga dei nuovi tracciati realizzati da Hermann Tilke, che secondo lui consentono ai piloti di guidare senza avere troppo l'assillo di commettere degli errori: "Bisognerebbe fare in modo che chi sbaglia paghi per questo. Si potrebbe cambiare gli angoli delle curve, oppure fare in modo che nelle vie di fuga ci sia meno grip. Una cosa però è certa: la sicurezza è una cosa, l'abuso di privilegi è un'altra".

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