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Isola: "Per Pirelli Hockenheim sarà un'incognita. Non abbiamo mai corso qui con queste gomme!"

Il responsabile car racing di Pirelli spiega: "dal 2016 a oggi sono cambiati molti fattori, tra cui le monoposto, l’intera gamma e le dimensioni dei pneumatici". Il salto di mescola sarà fatto per avere un divario equo di prestazioni tra le mescole.

Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport

Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport

Andrew Hone / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Lance Stroll, Williams FW41
Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Fernando Alonso, McLaren MCL33
Sebastian Vettel, Ferrari, festeggia nel parco chiuso
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, e Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, precede Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, si fa da parte con problemi al cambio

Dopo una stagione di assenza, torna il Gran Premio di Germania a Hockenheim. Il circuito è cambiato molto rispetto alla configurazione originale, risalente agli anni ’30, ma ne conserva in parte alcuni aspetti come i lunghi rettilinei. Il settore del ‘Motodrom’ è più recente e tecnico: qui, davanti alle tribune sempre piene di tifosi, le monoposto affrontano una serie di curve piuttosto strette.

Il circuito dal punto di vista delle gomme

  • Come in Cina, le tre mescole nominate sono P Zero White medium, Yellow soft e Purple ultrasoft. A Shanghai il ‘salto’ di mescola ha contribuito a una gara molto entusiasmante, soprattutto dal punto di vista della strategia.
  • Hockenheim presenta diverse curve medio-lente collegate da rettilinei ed esalta i carichi longitudinali. Qui è molto importante la gestione dei pneumatici posteriori.
  • La curva 5 è la più impegnativa, un curvone veloce verso sinistra.
  • L’asfalto è piuttosto liscio e i livelli di usura e degrado non saranno particolarmente elevati. È abbastanza difficile sorpassare: la strategia di gara potrà fare davvero la differenza.
  • In questo periodo il meteo è particolarmente variabile in Germania.
  • Lewis Hamilton ha vinto l’ultima gara disputata qui nel 2016 con una strategia a tre pit stop, alternando pneumatici supersoft e soft.

Mario Isola, responsabile car racing Pirelli: “Questa questa gara rappresenta abbastanza un’incognita, dato che dal 2016 a oggi sono cambiati molti fattori, tra cui le monoposto, l’intera gamma e le dimensioni dei pneumatici. Invece il circuito di Hockenheim è rimasto praticamente uguale rispetto a due anni fa. Per questa gara, proprio come in Cina, la nomination presenta un ‘salto’ di mescola, in modo da avere un divario equo fra le prestazioni delle tre mescole nominate. Anche grazie a questo fattore, a Shanghai abbiamo assistito a un gran premio davvero interessante anche dal punto di vista della strategia e speriamo che questo possa ripetersi anche in Germania. Le prove libere saranno particolarmente significative per i Team che dovranno familiarizzare nuovamente con questo tracciato e capire come utilizzare al meglio i pneumatici”.

Quali sono le novità?

  • Il ritorno del Gran Premio a Hockenheim.
  • Il ‘salto’ di mescola, per la seconda volta quest’anno dopo il Gran Premio di Cina.
  • Quasi tutti i piloti dei top team hanno optato per 7 set di ultrasoft ciascuno (8 per Daniel Ricciardo), con diverse scelte di medium e soft.
  • Formula 2 e GP3 non correranno in Germania, a differenza delle altre gare
    europee.

Pressioni minime alla partenza

Anteriore: 21,5 psi
Posteriore: 20,0 psi

Camber massimo

Anteriore: -3,50°
Posteriore: -2,00°

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