Isola: "Degrado ed usura contenuti nonostante l'alta temperatura"
C'è soddisfazione in casa Pirelli per il comportamento mostrato oggi a Barcellona dalle gomme, in particolare di quello delle medie, che sono state una delle chiavi del successo di Lewis Hamilton.
Foto di: Sutton Motorsport Images
Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto il Gran Premio di Spagna dopo una lunga battaglia con la Ferrari di Sebastian Vettel, con il quale si è anche toccato dopo l’ultimo pit stop. Entrambi si sono fermati due volte dopo essere partiti con pneumatici soft, ma Hamilton ha optato per uno stint intermedio con la medium per poi finire con la soft, mentre Vettel ha scelto la soft per il secondo stint, chiudendo la gara con la mescola medium.
I due hanno lottato duramente in pista e anche nell’interpretazione di strategie diverse, terminando la gara nelle stesse posizioni di partenza. Il clima è rimasto caldo e asciutto, con temperature fino a 43°C asfalto.
Solo tre piloti sono partiti con pneumatici medium; Daniil Kvyat su Toro Rosso ha optato per una strategia medium-soft-soft per arrivare a punti, dopo essere partito dall’ultima fila. Anche Pascal Wehrlein ha chiuso a punti: ottavo a seguito di una penalità di cinque secondi e con una sola sosta effettuata con la sua Sauber, completando due stint all’incirca uguali su soft e medium.
"Hamilton ha conquistato la vittoria grazie anche al basso degrado e alle elevate performance dei pneumatici medium, da lui utilizzati nel secondo stint: la stessa strategia scelta da Daniel Ricciardo poi terzo al traguardo. Nonostante le elevate temperature dell’asfalto, sia il degrado che l’usura sono stati contenuti. Hamilton ha firmato il giro più veloce in gara al terzultimo passaggio, con un tempo inferiore di oltre 3,4 secondi rispetto al giro più veloce 2016" ha detto Mario Isola, responsabile car racing Pirelli.
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