Questa volta bisogna ringraziare la Mercedes e quel furbacchione di Ross Brawn. La Stella a tre punte si è messa di traverso all'utilizzo obbligatorio del KERS nel mondiale 2011 con una potenza raddoppiata. In sostanza si torna al regolamento del 2009 per quanto concerne l'uso del recupero di energia cinetica che resta facoltativo.
È vero che si aumenta il peso minimo delle monoposto di 20 kg per rendere meno svantaggioso l'uso di questo sistema molto “spinto” da Jean Todt, presidente della Fia, ma non è passata la proposta lanciata da Renault e Ferrari di raddoppiare la carica disponibile per assicurare ai piloti un surplus di potenza utile a tentare dei sorpassi.
Tutto rimane, quindi, come era nel 2009:
“Non ho ancora capito se usare o no il KERS sia un vantaggio – ammette Ross Brawn –
è ancora tutto da valutare, anche se l'effetto combinato dell'ala posteriore mobile con il recupero di energia cinetica dovrebbe creare un effetto positivo”.
Le parole di Brawn vanno ben ponderate per due ragioni: la Mercedes l'anno ascorso aveva fornito alla McLaren il miglior sistema del Circus. È chiaro che i tedeschi non lo vogliono far evolvere, mentre Renault e Ferrari (ma anche la Magneti Marelli) hanno fatto delle sperimentazioni con più carica disponibile. Secondo, Brawn nel 2009 ha vinto il mondiale con una vettura tradizionale (ma dotata del discutibile doppio fondo), per cui potrebbe inventarsi un altro “giochetto” a seconda di come saranno scritte le regole.
È incredibile come la F.1 riesca a incartarsi con bizantinismi regolamentari, quando basterebbe riscrivere una regola per avere norme chiare e incontestabili. Evidentemente le zone di ombra, i punti di incertezza diventano le aree nelle quali i tecnici possono trovare delle genialate con cui sconvolgere i valori in campo, spesso ricusando le scelte che avevano portato la Fia a cambiare certe norme.
Nel 2009 si era ridotto volutamente il carico aerodinamico nel tentativo di favorire i sorpassi, ma rendendo legali i doppi fondi si era ottenuto un risultato esattamente opposto. Il KERS può contribuire alla ricerca della riduzione dei consumi e delle emissioni: può avere una funzione nobile, tanto più che l'esperienza in F.1 sarà molto utile a rendere più efficienti le batterie al litio.
L'esperienza delle corse sarà certamente utile alla miniaturizzazione delle batterie e la ricaduta si vedrà anche nel prodotto di serie con un risparmio di peso e di ingombri. Renault e Ferrari si sono impegnate a fornire il sistema per il recupero di energia ad un prezzo di 1 milione di dollari, mentre il costo di sviluppo del KERS per un produttore non potrà superare i 5 milioni di euro.
I nuovi team si sono dichiarati contrari al recupero di energia: Lotus e HRT hanno già ufficializzato che non hanno alcuna intenzione di usarlo...
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