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Il GP di Francia di F1 è una delle gare più veloci d’Europa

Lo scorso anno il Gran Premio di Francia è tornato nel calendario della Formula 1 e ha regalato a piloti e squadre un circuito tutto rinnovato. Con una gara moderna già alle spalle, Motorsport Live ti fa scoprire quanto il Paul Ricard sia veloce, a confronto con altre piste del campionato.

Motorsport Live uno sguardo alle statistiche per il GP di Francia - la quarta pista di Francia sul calendario

Foto di: Motorsport.com

Il Circuit Paul Ricard misura, nella configurazione della Formula 1, 5.842 chilometri. Questo significa che è il quinto tracciato più lungo del calendario, alle spalle di Spa, Baku, Silverstone e Sochi. Ma la sua carta vincente è il trio di lunghi rettilinei, che permettono ai piloti di raggiungere velocità assolutamente significative.

Visita il sito di Motorsport Live per vedere tutte le opzioni di biglietti disponibili per il GP di Francia qui

 

Il rettilineo principale permette ai piloti di raggiungere i 335 chilometri orari, prima di tuffarsi nella prima curva, un destra-sinistra definito “S de la Verrerie” in cui il pedale del freno dimezza la velocità e fa immettere nel settore successivo.

Dopo questa serie di curve lente (i piloti affrontano la curva 3 a 85 chilometri orari), si apre nuovamente il gas sul rettilineo del Mistral ed il piede dei piloti è tutto giù sull’acceleratore. Con il DRS aperto in teoria i piloti raggiungono una velocità di oltre 340 chilometri orari prima di frenare in arrivo alla chicane, che rappresenta il miglior punto di sorpasso del tracciato. Per fare un confronto, nella gara dello scorso anno Valtteri Bottas ha sfiorato i 343 chilometri orari, dunque questa pista ha una velocità di punta inferiore solamente a Monza, Hockenheim e Silverstone, per quanto riguarda le gare europee.

Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18

Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18

Photo by: Andrew Hone / LAT Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H

Photo by: Andrew Hone / LAT Images

Dopo questa chicane, troviamo due ampie curve veloci destra-sinistra che portano alla fine del giro, Signes e Le Beausset. La Signes può essere affrontata a 340 chilometri orari e porta alla successiva curva, più lenta ma sempre molto rapida, Le Beausset. Qui si può compromettere la deportanza, perché il sottosterzo potrebbe impedire di affrontare la curva 9 in maniera stretta, andando fuori la traiettoria e non riuscendo a raggiungere a giusta velocità per il resto del giro.

L’ultima curva è la più lenta e si affronta a 80 chilometri orari, prima di tornare sul rettilineo principale, dove i piloti devono dare nuovamente l’accelerazione massima.

Nella qualifica dello scorso anno, Lewis Hamilton ha conquistato la pole position con il crono di 1’30”029, con una velocità media di 233.604 chilometri orari. A confronto con altre velocità in qualifica, questa è la sesta più elevata del calendario, mostrando così che sfruttare il rettilineo è importante quando si cerca di fare un setup giusto per la gara.

 
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09, celebrates after taking pole position

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09, celebrates after taking pole position

Photo by: Steven Tee / LAT Images

Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18, makes a pit stop

Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18, makes a pit stop

Photo by: Glenn Dunbar / LAT Images

Ad ogni modo, ci si può aspettare dei tempi più bassi; in media le monoposto del 2019 sono 0.4 secondi più veloci di quelle dello scorso anno in qualifica. Con la misura maggiorata del DRS e con questi lunghi rettilinei, i giri potrebbero essere ancora più rapidi.

Ad esclusione dei giri completati dietro la Safety Car, la media dei tempi del vincitore Hamilton era di 1’36”6, due secondi più lento del suo giro veloce (1’34”509), un crollo consistente, considerando fattori quali l’usura delle gomme ed il carico di benzina.

Al momento di effettuare la sosta, si impiegano in media 20 secondi nel passaggio per la pit lane, oltre al tempo di cambiare le gomme. Nonostante l'ingresso ai box nel 2019 sia cambiato e sarà prima dell'ultima curva, sarà ancora ad un livello simile a quello della maggior parte dei circuiti del calendario. La pista austriaca in questo senso è più rapida, con 19 secondi, mentre a Sochi e Singapore si arriva anche a 30 secondi in totale.

Quindi, quando arriva il momento dell’anno in cui si disputa il Gran Premio di Francia, è garantita la velocità e, se le condizioni lo permettono, quella di quest’anno sarà una gara anche più veloce rispetto alla scorsa stagione. Guarda tutte le opzioni di biglietti, compresa l’esclusiva tribuna Saint Tropez, oggi con Motorsport Live qui.

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