Chi conosce l'ostinazione di Bernie Ecclestone sostiene che il Gp di Corea si farà. E non bisogna dimenticare nemmeno la capacità degli asiatici di ridurre i tempi nella realizzazione di un'opera semplicemente moltiplicando a dismisura la forza lavoro necessaria.
Il Korean International Circuit di 5.621 metri sta sorgendo a Yeongam: le opere in muratura sono state completate e ora sarà il turno di asfaltare la pista. La scorsa settimana il giornale spagnolo As, aveva lanciato l'allarme con fotografie molto eloquenti, che testimoniavano il fatto che non era ancora stato steso il fondo bitumoso sul tracciato, per cui non era realistico parlare delle disputa di un Gp per il 22-24 ottobre.
I problemi certamente verranno risolti in tempo utile: Karun Chandhok dovrebbe effettuare un'esibizione sulla pista con la Red Bull Racing all'inizio del prossimo mese, per cui è auspicabile che almeno l'asfalto venga steso per tempo.
Il problema non è l'impianto in sè che bene o male sarà ultimato, quanto l'assoluta mancanza di servizi in supporto all'autodromo. Non c'è niente, neanche un albergo. La difficoltà, quindi, non sarà tanto far partire la corsa, quanto sistemare tutta la carovana che comprende il Circus.
Si parla di muovere dei treni super-veloci per allacciare il circuito con le città più vicine, ma si tratta di un'organizzazione che va ancora messa a punto. Ecco perché crescono i dubbi tanto più che ci si avvicina alla data fatidica...
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