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Il giorno in cui Senna non riuscì a qualificarsi per un GP di F1

Vi raccontiamo dell'unica volta in cui Ayrton Senna non riuscì a qualificarsi per un GP di F1: accadde a Imola, nel 1984.

Ayrton Senna, Toleman TG183B

Foto di: Rainer W. Schlegelmilch

Ayrton Senna è riconosciuto da tutti come uno dei più grandi piloti di tutti i tempi di Formula 1, regalando prestazioni indimenticabili nel corso della sua carriera, finita troppo presto nel terribile incidente al Gran Premio di San Marino 1994, in cui perse tragicamente la vita.

Sebbene sia stato un pilota eccezionale - tanto da meritarsi il soprannome "Magic" - anche lui ha avuto alcuni fine settimana non certo all'altezza delle sue aspettative. E questo giorno segna l'anniversario della sola volta in cui Ayrton fallì la qualificazione a un GP di F1.

Senna arrivò al GP di San Marino 1984 fresco di un settimo posto al GP del Belgio - dunque appena fuori dai punti - al volante della Toleman (anche se poi, qualche mese più tardi, sarebbe stato promosso in zona punti a causa della squalifica della Tyrrell).

Nelle prime gare della sua carriera in F1 era emerso chiaramente che la TF183B fosse ormai obsoleta, ma la squadra non ebbe altra alternativa se non quella di utilizzarla sino all'arrivo della TF184, una monoposto decisamente più performante della sua progenitrice.

Alle frustrazioni di Senna si aggiungeva il fatto che le gomme Pirelli usate dal team non erano all'altezza della concorrenza: Michelin aiutava McLaren, Brabham e Renault a combattere per il vertice con la Ferrari e la Williams, entrambe gommate Goodyear.

Senna non era certo contenti, perché al debutto in Brasile le sue gomme subirono problemi di delaminazione. La spiegazione, all'epoca, fu che quel lotto di gomme fosse da neve.

Senna aveva già ottenuto i suoi primi punti in F1 in Sudafrica, ma i problemi avuti a Zolder - dovuti anche al motore Hart - erano indicatori di una necessità impellente riguardo l'arrivo della nuova monoposto.

Toleman sapeva che la TG184 sarebbe stata pronta solo per il Gran Premio di Francia, allora previsto il 20 maggio. Senna era piuttosto deciso a lasciare Pirelli per passare alle Michelin.

Ayrton Senna

Ayrton Senna

Photo by: Ercole Colombo

In mezzo alle chiacchiere di politica interna su cosa fare riguardo alle gomme, il paddock di Imola rimase scioccato al venerdì quando Toleman annunciò che quel giorno non avrebbe corso.

Dalla sede centrale del team, a Brentwood Essex, era arrivato un messaggio che diceva al team di non mettere in pista le monoposto a causa di divergenze di opinione con Pirelli.

Senna e il compagno di squadra Johnny Cecotto si sono così ridotti a essere semplici spettatori nel primo giorno di pista, il che significa che avrebbero dovuto fare tutto sabato per cercare di qualificarsi al GP.

Nonostante le condizioni meteo fossero miste, rendendo difficile la messa a punto, Senna riuscì a centrare il 20esimo tempo nella seconda sessione di prove libere di sabato mattina e sembrava avere il ritmo sufficiente per essere in griglia.

Con la pista che si asciugava rapidamente dalla pioggia del mattino, però, divenne probabile che i tempi più veloci sarebbero arrivati nell'ultima ora delle Qualifiche, a pista molto più performante.

All'inizio della sessione, però, tutto andò storto. Il brasiliano ebbe un problema di pressione del carburante che lo bloccò in pista tra la Tosa e la Piratella.

Non riuscendo a rientrare ai box per riparare la macchina, Senna non riuscì a segnare un tempo sufficiente. Il suo miglior tempo fu 1'41"585, ben 13"08 più lento del poleman Nelson Piquet al volante della Brabham.

L'ultimo posto in griglia venne conquistato dal debuttante autriaco Jo Gartner, al volante dell'Osella. Era stato più lento di Piquet di oltre 10", ma comunque più rapido di 2"5 su Senna.

Il weekend di Senna a Imola fu da dimenticare, ma senza alcuna colpa. Alla fine ottenne ciò che desiderava: il contratto tra Toleman e Pirelli venne rescisso dopo la gara di San Marino. Per la gara successiva, prevista in Francia, Senna corse con la nuova TF184 equipaggiata dalle gomme Michelin.

A quel punto la sua stagione si trasformò completamente. "Non si può paragonare la maneggevolezza di questa monoposto con quella precedente", disse Ayrton a Digione. "Sento di poter guadagnare tempo a ogni curva".

Anche se le sue speranze di fare una buona gara in Francia vennero spente dalla rottura del turbo, Senna riuscì a rubare la scena a Monte-Carlo, dove avrebbe costruito una delle sue performance più incredibili della carriera, dimenticando rapidamente la sfortuna del GP di San Marino 1984.

Ayrton Senna, Toleman TG183B

Ayrton Senna, Toleman TG183B

Photo by: Rainer W. Schlegelmilch

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