Il botto di Hulkenberg: "Il fondo ha strisciato sul cordolo e ho fatto il passeggero!
Il tedesco ha sbattuto all'uscita della Curva 13 di Interlagos mentre era in piena accelerazione: "E' frustrante avere un incidente nelle prove libere, ma credo che la macchina non abbia riportato danni che mi possano costare penalità". Il team Renault è parso infastidito dal crash.
Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team R.S. 18, dopo l'incidente nelle FP2
Jerry Andre / Motorsport Images
Il gesto di stizza di Jerome Stoll, presidente di Renault Sport F1, subito dopo il crash di Nico Hulkenberg all’inizio del secondo turno di prove libere del GP del Brasile, ha evidenziato come sia stato preso male dalla Casa francese il botto del pilota tedesco che segue quello nelle FP3 del GP del Giappone nel quale aveva demolito la monoposto di Enstone e lo strike compiuto al via del GP del Belgio a Spa Francorchamps, quando per un grave errore di valutazione in frenata, Nico aveva fatto capottare Charles Leclerc sopra la McLaren di Fernando Alonso.
Insomma, non è un gran momento per Nico che non deve essere superstizioso, perché in Brasile è andato a sbattere piuttosto violentemente contro le barriere, all’uscita della curva 13 di Interlagos, una piega a destra che va in salita verso il curvone che porta al traguardo.
Ma cosa è successo? Hulkenberg è finito largo e con due ruote di destra della Renault è andato sull’erba mentre era in piena accelerazione con l’acceleratore spalancato…
“Il fatto è che il fondo della macchina ha toccato sul cordolo per cui non ho potuto richiamare la macchina verso la pista e una volta che mi sono trovato sull’erba ho capito che ero arrivato al… game over”.
“Non ho potuto fare proprio niente per evitare di sbattere con la fiancata destra contro le barriere perché ormai ero come un passeggero sulla macchina. È successo tutto abbastanza velocemente: è stato un piccolo errore ma con molti danni. È stato frustrante: non si dovrebbe sbattere nelle prove libere, perché adesso mi mancano i dati dei long run per preparare la gara”.
I danni sono stati notevoli: c’è il rischio di una penalità, magari per la sostituzione della trasmissione?
“Direi di no”.
La Renault non è parsa molto competitiva…
“Lo sapevamo, non sembriamo competitivi come in Messico e ad Austin. Questa pista è più impegnativa per noi perché non si adatta troppo alle caratteristiche della nostra macchina”.
Anche Carlos Sainz è finito largo più volte con problemi di sottosterzo, c’era un problema sulla monoposto?
“No, no. Certo è difficile trovare un buon bilanciamento da queste parti, specialmente nell'ultima curva, ma l’incidente è stato dovuto al fatto che il fondo ha strisciato sul cordolo, ma spero che il crash non condizioni troppo il mio weekend: conosco la macchina molto bene per cui anche se non ho fatto le simulazioni di gara conto di dare il meglio in qualifica. E poi vedremo…”.
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