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Hulkenberg spiega: "Ecco perché ho dovuto fare la terza sosta"

Hulkenberg è stato autore di un'ottima gara a Silverstone, rovinata da una terza sosta finale non prevista che, però, è stata forzata. Nico ha spiegato i motivi del pit stop inatteso.

Nico Hulkenberg, Racing Point RP20

Nico Hulkenberg, Racing Point RP20

Steven Tee / Motorsport Images

La gioia del terzo posto ottenuto sabato nelle Qualifiche del Gran Premio 70° Anniversario di Formula 1 è stata in parte raffreddata dall'ultima frazione di gara, in cui Nico Hulkenberg è stato costretto a perdere un quinto posto alla sua portata a causa di un'imprevista terza sosta.

Tornato in pista per gli ultimi giri, Nico non ha potuto fare altro che portare la sua RP20 al traguardo, chiudendo però al settimo posto. Un risultato ben lontano da quello che il tedesco ha mostrato di valere per tutto il fine settimana di Silverstone.

Con la terza sosta, Hulkenberg è stato superato dal compagno di squadra Lance Stroll, ma anche da Alexander Albon che era in rimonta con la Red Bull ma che, a dire la verità, avrebbe faticato a superare in pista senza la sosta aggiuntiva.

Al termine della gara, Hulkenberg ha spiegato per quale motivo il team lo abbia richiamato ai box per fare la terza sosta, perdendo così il quinto posto: "Siamo stati praticamente costretti a fare una sosta, perché avevo tanto blister su entrambe le gomme posteriori".

"A un certo punto ho avvertito vibrazioni forti provenire dal posteriore. Sono apparse in pochi giri. Non credo proprio che le mie gomme sarebbero arrivate alla fine. Ed è stato un peccato. Nella prima metà di gara avevo veramente tutto sotto controllo, ho gestito tutto molto bene".

"Nella seconda parte di gara ho montato le Hard. Erano una mescola differente da quella che ho usato nel primo stint e non hanno funzionato fino alla fine".

Nico ha anche fatto il punto sulla sua situazione fisica, considerando che l'ultimo gran premio lo aveva effettuato a dicembre dell'anno scorso quando ancora difendeva i colori della Renault.

"E' stata dura, ma fortunatamente queste monoposto hanno due supporti per la testa che sono molto vicini al casco, per cui sono riuscito a riposare molto il collo. Sicuramente ho usato molto anche gli altri muscoli del corpo, soprattutto quelli della schiena. Sicuramente nei prossimi giorni sarò un po' indolenzito".

"Sicuramente sono stato fortunato ad avere una gara senza safety car, né con troppa battaglia. Quelle cose, a livello fisico, mi avrebbero messo molto in difficoltà", ha concluso il tedesco.

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