Non c'è solo il sofferto rientro del materiale dalla Cina, c'è anche l'incertezza sul futuro della monoposto. Alla HRT sono giorni di concitazione: l'incontro fra i vertici del team e i tecnici della Dallara non ha sortito grandi effetti.
Il sodalizio tecnico non è nato sotto i migliori auspici: Giampaolo Dallara se solo potesse, si staccherebbe volentieri dal progetto F.1 che è stato sviluppato da Ben Agathangelou con i gravi vincoli economici che erano stati posti da Adrian Campos.
La HRT vorrebbe sviluppare la monoposto, anche se non dispone di un budget adeguato. Carabante, socio di Kolles nell'avventura in F.1, preferirebbe proseguire la collaborzion con Dallara, mentre Kolles vorrebbe aprire nuove strade, indipendenti da Varano.
La HRT F1 è una monoposto ancora in fase embrionale: potrebbe guadagnare almeno un secondo “dimagrendo” di oltre 20 kg. Un'operazione di solito molto complicata, mentre in questo caso sarebbe realizzabile senza troppi problemi: passando ai bracci delle sospensioni in fibra di carbonio e ad altri particolari alleggeriti, il guadagno prestazionale dovrebbe essere di almeno un secondo.
In parallelo potrebbe partire un piano di sviluppo aerodinamico e Carabante insiste che questo avvenga proprio con la Dallara che dispone di due gallerie del vento moderne ed affidabili. Mentre gli altri team nuovi hanno già pianificato un pacchetto di novità importanti per Barcellona, alla HRT devono ancora risolvere i problemi a monte.
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