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Horner protesta: "La punizione data a Ricciardo è sproporzionata"

Il team principal della Red Bull Racing prende posizione a difesa del suo pilota che è stato punito con una penalizzazione di tre posizioni sulla griglia di partenza per non aver rallentato abbastanza durante la bandiera rossa.

Christian Horner, Team Principal Red Bull Racing

Foto di: Sutton Motorsport Images

Christian Horner, Team Principal Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14 Tag Heuer
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14

La penalità inflitta dal Collegio dei Commissari Sportivi a Daniel Ricciardo ha creato molto malcontento in Red Bull. L’australiano dovrà scontare tre posizioni sulla griglia di partenza di domani per non aver rallentato entro i limiti imposti dal regolamento quando nel corso della seconda sessione di prove libere è stata esposta la bandiera rossa.

Christian Horner, molto contrariato dal provvedimento, ha chiesto una maggiore flessibilità da parte dei Commissari nel prendere decisioni, visto che secondo il team principal della Red Bull ogni caso fa storia a sé.

“Daniel è stato colpito duramente, molto duramente – ha spiegato Horner – è stato un errore che ha subito corretto, rallentando vistosamente. Ha anche alzato la mano, per confermare di aver ridotto molto la velocità e di aver ricevuto il messaggio".

"Quando è stato chiamato dai Commissari ha confermato quanto fatto, non ha negato quanto accaduto o cercato scuse, ma la punizione è stata esemplare. È vero che c’è stata un’infrazione, ma credo che ogni caso vada esaminato, soprattutto quando un regolamento è nuovo”.

"Alla fine una bandiera rossa è sempre una bandiera rossa – ha concluso Horner - ma ogni episodio è sempre leggermente diverso dai precedenti. Oggi questo sport tende a sovra-regolamentare ogni situazione, e diventa difficile anche spiegarlo agli appassionati".

"Forse un richiamo ed una multa sarebbe stata una decisione più in linea con quanto accaduto, perché dare tre posizioni di penalità su una pista in cui è difficile superare è una sanzione pesante. I criteri vanni definiti, ma serve la capacità di un Commissario professionista di saper leggere le situazioni, caso per caso, cosa che al momento sembra non essere possibile”.

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